martedì 30 giugno 2009

Programma settimana dal 29 giugno al 5 luglio 2009




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Ricomincia la mia settimana. I dolori sembrano riassorbiti velocemente e
la novita' e' che mi riaggancio al programma di preparazione originario
che non avevo potuto iniziare per l'infortunio.


  • Martedi 1h e 10' a 5 e 30 +10 allunghi
  • Giovedi 30' lento a 5.30 +30' medio a 5.15 + 5' a 5.00
  • Venerdi 30' risc. + 30' interval training (1' forte + 2' piano) + 10' defat.
  • Domenica 1h lento a 5.30 + 10' a 5.00 + 10 allunghi


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lunedì 29 giugno 2009

Pistoia Abetone 2009

 qui inizia l'avventura della signora Bonaventura....

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Eh sì, questa meravigliosa e nuova avventura inizia sabato pomeriggio

nella bellissima piazza del Duomo di Pistoia,
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che è veramente un capolavoro e che illuminata la sera si trasforma 
in un meraviglioso e romantico scenario. Come preannunciato avevo 
deciso di iscrivermi all'ultra maratona Pistoia Abetone, 
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optando però per il secondo traguardo, scelta un pò obbligata,non sentendomi 
abbastanza in forma da osare il traguardo finale. 
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Vabbè, comunque anche questi 30 chilometri di salita sarebbero stati un'esperienza
completamente nuova per me, visto che di solito  ne percorro molto meno, 
non ho sicuramente la struttura fisica del runner da "salita" e quindi 
correrla è un pò una sofferenza per me anche se mi piace tantissimo. 
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Dopo la maratona di Padova, di cui sono rimasta entusiasta, avevo voglia
di osare qualcosa di diverso. Comunque nel pomeriggio di sabato la piazza era 
abbastanza piena di podisti che erano lì chi per il convegno nel Palazzo del 
Comune, chi invece per ritirare il pettorale, chi semplicemente per gironzolare. 
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Giro con la mia macchinetta fotografica per immortalare un pò l'atmosfera 
e qualche amico che vedo arrivare sperando di avere anche la fortuna di
beccare la mia amica Gina Nesti per fare una bella foto anche a lei. 
Gina è una reporter sportiva d'assalto che riesce a correre fino a 
San Marcello e contemporaneamente scrivere gli articoli sulla Pistoia Abetone... 
praticamente una volta giunta velocemente al traguardo, poi vola verso
l'Abetone per seguire al meglio la gara.
Nei vari giri incontro un gruppo simpaticissimo  e molto folto, sono del Comando
dei Vigili del Fuoco di Milano e parteciperanno alla staffetta per il campionato 
italiano di corsa in montagna.

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Mi fa piacere avere una foto con loro e mi dispiace non essere riuscita 

neanche a consigliargli una pizzeria decente in centro, ma purtroppo io non 
amo molto la pizza che si fa qui in Toscana quindi difficilmente vado fuori 
a mangiarla. Oggi però li ho visti lungo il percorso e ne approfitto per 
ringraziarli dell'incitamento ricevuto, spero che la loro gara 
sia andata secondo le aspettative.

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Conosco Fabio Costantino e Massimo Romani con cui mi intrattengo a parlare

tantissimo tempo, ho visto ora i loro risultati, un altro mondo completamente, 
sono runners seri ed inoltre, a sensazione, direi anche delle belle persone.
 Ero già un pò emozionata e quindi è stato piacevolissimo incontrare il 
gruppo dei padovani conosciuti in occasione del Passatore, questa volta la
compagine era un pò più folta,ed il livello di simpatia di questi ragazzi è 
decisamente notevole.  
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Abbiamo preso un caffè insieme e come al solito avrò
fatto venire loro mal di testa con la mia logorroicità... Ho saputo nel 
pomeriggio che Stefano è rimasto molto soddisfatto della sua gara, 
così come gli altri, ma che però Alessandro, che penso sia veramente 
forte, ha dovuto interrompere la sua gara a causa di un problema... 
Mi è dispiaciuto molto per lui , ma spero vivamente  che questo 
non gli abbia tolto il sorriso. Chissà dove li incontrerò la prossima volta!.
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Ma torniamo a me ed alla mia gara.... Stamattina alle 06:30 ero in piazza del 

Duomo, dovevamo farci la consueta foto di gruppo prima della partenza ed 
eravamo veramente tanti, il bianco e l'azzurro, i nostri colori societari, 
 si vedevano ovunque, eravamo lì tutti a fare confusione ed a salutare gli amici 
che arrivavano, noi donne con dei nastri azzurri e blu nei capelli, qualche
ragazzo invece con della specie di colori di guerra, 
dello stesso colore dei nastrini, sul viso....
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Eravamo tanti e volevamo tutti arrivare al traguardo ...  

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Incontro nuovamente Stefano Sartori, decimo in questa edizione,
che in maniera molto simpatica si affianca spontaneamente a noi per
aggiungersi alla nostra foto, poi altre foto di rito, una con i ragazzi di 
Padova era obbligata, e poi diretti verso la partenza.
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Saltellando, ridendo e "schiamazzando" percorro i primi cinque chilometri 

insieme a Franca Tosi ed Elena Reali,
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che sono in un grande momento di forma e lo dimostrano il grande risultato di 

oggi di Franca e le recenti vittorie di Elena,  poi all'inizio della vera
salita le lascio andare via, impossibile per me tenere quel passo fino a San 
Marcello, rischiavo di rovinare tutto oltre che difficilmente poi avrei potuto
sostenere un passo non mio. Piano, piano, passo dopo passo ho raggiunto
il primo traguardo, le Piastre, percorrendo una salita durissima che veramente
mette a rischio il cuore di noi podisti.... lì trovo tantissimi amici ad
applaudire ed ad incitare, io chiaramente continuo per San Marcello.
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Uno spettacolo meraviglioso, un paesaggio che da solo vale tutte l'energie 

spese per arrivare fin là, il passaggio nel bosco e sullo sterrato è veramente
splendido. Io sempre piano, piano, ma con determinazione, arranco verso
la mia vetta facendo nello stesso tempo varie considerazione e pensando
se forse non me la stavo prendendo davvero un pò troppo comoda... 
Comunque, poco importa, era un'incognita e quindi come tale dovevo gestirla, 
inutile tentare di modificare il mio modo di vivere questo sport, ne verrebbe
fuori un ibrido... Mi fermo ad ogni ristoro ed anche se solo un sorso, cerco
di bere sempre seguendo il consiglio che venerdì mi aveva dato Giorgio 
Calcaterra, quello di non tralasciare mai nessun ristoro...  
Ad un certo punto vedo un bellissimo cartello "KM29" e penso 
"non è possibile, già fatto?", tra parentesi avevo anche deciso di bloccare
il crono per non lasciarmi condizionare quindi non sapevo neanche da quanto 
tempo corressi...  Poi è stata tutta un'escalation di sorrisi, di incitamenti da 
parte del pubblico, che sicuramente manifesta maggiore ardore al 
passaggio di una donna, e non mi riferisco solo al pubblico maschile, 
e di mera soddisfazione personale. Inutile negarlo, ero veramente soddisfatta,
felice di aver vinto anche questa altra sfida, nonostante gli acciacchi
vari ero arrivata fino alla fine e bellissimo è stato trovare al traguardo 
Marco e Gianni, altri compagni di squadra, così come emozionante è 
stato sentire l'urlo di Gina al mio passaggio "E' la Monica, ce l'ha fatta!" 
A volte penso, ma quante intense emozioni riesce a regalarci questo sport?
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Giganteschi complimenti è doveroso farli a Massimo Mei, vincitore di San

Marcello con record della gara,  un amico con il qualche qualche mattina 
alle sei riesco a percorrere pochi chilometri, pochi per due motivi, 
il primo perchè se ne facessi di più con lui poi forse rischierei il ricovero, 
leviamo anche il forse, il secondo è perchè devo riuscire ad incontrarlo 
in uno di quei giorni in cui decide di far riposare le gambe.
Ora mi sento contenta anche se però quando si ha la consapevolezza che

forse osando si poteva fare decisamente meglio, rimane sempre dentro
di noi la voglia di riprovarci quanto prima....

sabato 27 giugno 2009

Settimana dal 22 al 28 Giugno 2009

Lecce - Torre dell' Orso


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Settimana altalenante, ma era facilmente preventivabile.
Si inizia domenica con 14 di Lenta che corro in tutta serenita' come non mi succedeva 
da tempo.Il tempo non e' esaltante ma era difficile immaginare 
di meglio, l'importante era viaggiare e rifare qualche km, il resto verra'.
Lunedi 15' di riscaldamento e poi circa 8 km di fartlek 1' veloce e 1' lento.
E' uno degli allenamenti che preferisco e mi diverto sul saliscendi di Tor Vergata
a scattare in salita e recuperare in discesa, insomma umore a mille!
Mercoledi, della serie un giorno bene e uno male, oggi proprio non va'.
Dovrei fare 1h di costruzione ma proprio non va'. Stanchezza per motivi
lavorativi e forse uno strascico legato gli allenamenti precedenti fanno di un 
allenamento facilefacile...'na schifezza...'na fetenzia. Quasi 11 km non esaltanti.
Venerdi prima prova sulle ripetute. Ripetute sui 400.
Ne escono 8 x 400 a Tor Vergata con tempi che sono di 1' e 43 nel tratto
il leggera salita e 1' e 37 nel ritorno in discesa.
Pensavo peggio non forzo e non ne faccio di piu' per indicazione del coach
e tanto torto non lo aveva.
Sabato gambe intorpidite e poco reattive specie nei primi chilometri
e ne escono 15 km a 5' e 30. Non la vedo cosi' nera anche se non e' di certo
esaltante ma vedo netti miglioramenti rispetto una settimana fa'.
Solo una cosa...mentre corro sento dolori ai glutei e al retro delle cosce.
Ma al decimo chilometro dopo averle pensate tutte provo a cambiare la postura
di corsa  butto avanti il busto e sento che va' meglio. Fatico di meno e non sento
piu' dolore. Correndo in posizione di difesa ho dolore se tento di allungare va' meglio.
Perchè?

Ora domenica e lunedi di riposo e lunedi metto il programma settimanale.

venerdì 26 giugno 2009

MONI SEI IL NOSTRO ORGOGLIO

Pistoia Abetone 2008, inserito originariamente da SteDigit.
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Anche Racconti in Corsa alla Pistoia Abetone.
Con orgoglio aspettiamo notizie dalla co-autrice del nostro blog la 
forte e simpaticissima Moni che affronta con coraggio e 
determinazionei 33 km del traguardo di San Marcello. 
33 km di salite che gia' nella cartina dell'altimetria lasciano poco 
spazio alla fantasia....servono gambe!...e coraggio.
Forza Moni!
aspettiamo tue liete notizie e un racconto che ci faccia sognare.


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giovedì 25 giugno 2009

Pistoia Abetone (Prologo)


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Quest'anno sono rimasta indecisa fino all'ultimo se partecipare o meno
alla Pistoia Abetone, ultramaratona d'eccellenza, per vari motivi.
E' una gara veramente dura, affascinante, travolgente, infida come 
tutte le cose a volte troppo belle,  ma nello stesso tempo e per
questi motivi a volte inavvicinabile, almeno per me. Non pensavo
e non lo penso tuttora di essere pronta per una gara così ed allora 
dopo vari ripensamenti ho deciso di accontentarmi del traguardo 
intermedio, quindi i chilometri da percorrere in salita saranno circa
trenta o poco più, forse è stata sbagliata la mia scelta, ma francamente
non so neanche se sarò in grado di percorrerli tutti. Troppa stanchezza
fisica e mentale anche se mista a grande determinazione e voglia di 
esserci, sarà una perfomance un pò improvvisata e chiaramente,
 come tutte le cose improvvisate, avrà anche una grande componente 
di rischio. E' stato un anno difficile per me questo, un anno di cambiamenti 
radicali, di dolore, ma anche un anno di crescita in un certo senso e solo ora,
finalmente, sento che la serenità sta tornando nella mia vita e che il mondo
ritorna a sorridermi... E' chiaro che per correre bene bisogna avere la testa
scevra da qualsiasi problema o tensione, per allenarsi con cura non
bisogna lasciarsi distrarre da cattivi pensieri, in caso contrario tutto quello
che viene è regalato e fortunatamente a  me la corsa ha regalato molto 
quest'anno, nonostante tutto. Ora chiaramente sono qui un pò tesa per la gara 
di domenica, non corro certamente per il risultato, conosco perfettamente 
i miei limiti di podista e anche solo una manciata di secondi in meno mi
rende felice. Certo, inutile mentire, tutti cerchiamo il miglioramento
o il risultato, ma c'è qualcuno che è naturalmente predisposto per questo
sport ed altri che invece lo sono un pò meno, però forse, parlo per me, 
si divertono lo stesso, se non di più. La mia gioia sarà enorme sabato 
pomeriggio, quando incontrerò amici e compagni di avventura nella
spettacolare Piazza del Duomo di Pistoia o la domenica mattina prima 
della partenza, quando si proverà a giocare e ridere nonostante la 
tensione pre-gara, poi arriveranno i primissimi chilometri e qui 
ancora risate, scherzi e battute ed infine si entrerà nel vivo della gara, 
lì allora ci sarò solo io e (spero) qualcuno che corricchi alla mia 
andatura, almeno ogni tanto due chiacchiere riesco a farle 
(non riesco mai a rimanere in silenzio). 
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Poi vedremo che accadrà, partirò pianissimo, questo sì, cercherò di divertirmi
nonostante la fatica e penserò ai miei compagni di squadra romani
(Ezio ed Alessandro) che pur non potendoci essere, saranno sicuramente
lì con noi con il pensiero e ci porteranno fortuna, sono convinta che se 
fossero stati qui, anche se avessero deciso di non gareggiare, ci avrebbero 
comunque sostenuto in qualche modo. Un pensiero a Franca che determinatissima
sono sicura che al di là del risultato finale, farà o almeno tenterà di fare una 
bella gara e di arrivare al 50° km scoppiettante come sempre. 
Quando mi trasferii qui a Pistoia 5 anni fa dissi ad una persona che ho 
amato tantissimo "Un giorno arriverò correndo fino in cima", 
lui mi guardò e quasi urlando mi disse "Ma sei matta? 
Ti sentirai male, non te lo permetterò", io so che in  quel rimproverò 
c'era però tanto orgoglio per me, lo stesso orgoglio che mi ha accompagnato
per tutti gli anni della mia vita ogni volta che il suo sguardo si posava 
su di me e se un giorno troverò il coraggio o meglio mi sentirò 
abbastanza in forma per percorrere tutti questi chilometri di salita, 
io sono sicura che lui, anche se non fisicamente, sarà lì al traguardo
ad esultare saltellando con lo stesso entusiamo che manifestava
per una vittoria dei fratelli Abbagnale o per un bel gol di Maradona....

lunedì 22 giugno 2009

LA MARCIA DEI NANETTI

Water sculpture, inserito originariamente da JannaPham.


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Scherzo con i miei compagni di squadra 
(ieri ho organizzato la marcia dei Nanetti...ossia 14 km di saliscendi
dolci in quel di Tor Vergata e credo che sia la 
svolta che attendevo ormai da molto tempo.
Corro tranquillo per 14 km consecutivi, non mi sembra vero!
Piano (il tempo non sara' esaltante) ma neanche ho 
cadute di forza o cammino. 14 km di lento. 
Alla fine sento indurirsi dietro la coscia sinistra e incontrando un amico
mi dice che corro male ma credo di aver un po' di paura ancora 
e forse la mia corsa non e' ancora simmetrica e rimando 
a oggi la revisione di questo fastidio.

Stamattina e' l'ora di iniziare questa benedetta tabella che tanto sudore
e' costata al mio coach. Recita 20' + 40' di fartlek (1' veloce e 1' lento) 
cercando di fare il veloce in salita e il recupero in discesa.
Mi scaldo per 2 km in quasi 15' e poi comincio questo allenamento 
a mio modesto parere bellissimo. Sul percorso di 10 km allungo e rallento, 
all'inizio per paura del fastidio di ieri la cautela la fa' da padrone ma 
passata la meta' sento che va' sempre meglio nonostante sia iniziata la salita.
Ne escono 56 minuti a mio parere da sogno se ripenso a una 
settimana fa'. Le gambe cominciano a correre e la mente 
sembra togliere definitivamente i timori.

domenica 21 giugno 2009

PRIMA GARA E PRIMA MEZZAMARATONA DI ROMA by Ale





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Finalmente, dopo tanta attesa il grande giorno è arrivato, la "mia" prima gara in veste di runner con il CAI di Pistoia nella "mia" roma e in notturna, uno spettacolo nello spettacolo; alle 6 già sono sveglio, ma ho dormito bene, buon segno! Il tempo non è dei migliori, piove, e la mia schiena si fà "sentire", brutto segno, ma nessuno mi può impedire di correre, ne il tempo ne le mie non perfette condizioni fisiche, sono nervoso e inavvicinabile da chiunque, le uniche persone anzi "donnine" che riuscirebbero a tirarmi su non ci sono: le mie stupende nipotine "Tsunami" Giulia e "Putipù" Ludovica sono in vacanza!, e ciò contribuisce sempre + a rendermi inavicinabile, dopo pranzo comincio a prepararmi l'occorrente x la "giornata" romana, 2 panini 1 banana 2 barrette energetiche e 2 bustine "gel" di maltodestrine" che si riveleranno poi del tutto insufficienti!, 2 bustine di Aulin e 1fl toradol, x la schiena, altrimenti non potrei correre, alle 18 inizia la mia avventura, dico a mio padre di accompagnarmi x stare + tranquillo, quando arrivo vado a prendere il mio numero e trovo subito posto x la macchina, proprio all'arrivo: che culo!, una volta tanto ci vuole!, mando mio padre via e comincio ad ingannare l'attesa, tanto strecthing ( ne ho fatto talmente tanto che sembravo Tiramolla...), ceno con un panino, l'altro me lo lascio x dopo la gara. Mi avvio verso la partenza, rifaccio un pò di strching e da Tiramolla mi trsformo nell'uomo gomma dei Fantastici4!!!, notando il tempo decido di indossare la divisa da corsa quella lunga che tra l'altro mi piace da morire, è una figata, come ci stò bene, dovrei vincere solo x il semplice fatto che la indossi!1h e 1/2 prima mi sparo la barretta, mi prendo 2 bustine di aulin sub linguali ( è l'unico modo che ho x farmi passare quel leggero senso di fastidio/dolore che mi avrebbe impedito di correre come avrei voluto), mi prendo il mio bel polase thè verde, aspetto un pò e vado a fare riscaldamento a via dei fori imperiali fino a Pza Vittoio Emanuele, è inutile dirvi che spettacolo hanno visto i miei occhi, arrivato alla partenza decido di continure il mio riscaldamento sulla salitella del Colosseo, 2-3 volte a discreta andatura, la schiena era ok l'aulin aveva fatto effetto e cosa importante "sentivo" la gamba "calda", e ho pensato, vuoi vedere che oggi mi diverto da matti?, alla partenza ho pensato tanto a ezio franca e monica cioè le persone che + mi sono state vicine in questa nuova e stupenda avventura, con i loro consigli i loro incitamenti e le belle parole che mi hanno detto, non volevo deluderli nelle aspettative, ma soprattutto non volevo deludere me stesso. Pronti via ci metto 1min x superare la partenza, il solito caos, comincio a superare a dx e sx ma dopo 4km decido di rallentare sennò sarei andato fuori giri, anche se mi sentivo bene!, e come andavo!!!, era + la gente che superavo che quelli che mi superavano a me, dopo 10km guardo x la prima volta il cardio 44' 04" !!!!, cavolo stò volando, decido di abbassare un pò il ritmo, in fin dei conti non ero arrivato nemmeno a metà gara, e anche facendo così riuscivo a superare diversa gente, spugnature, ristori, non saltavo niente, ma senza esagerare x non "ingolfare" il motore, 15km: 1h 12' 25" in perfetta media x come mi ero prefissato!, vuoi vedere che...., non ho fatto in tempo a pensarlo e a dirlo che mi accorgo di aver finito la benzina, senza preavviso alcuno, ma se 1mn fà...non è possibile non può essere, ho provato a non pensarci, niente: crampi sete fame e pure la schiena cominciava a "svegliarsi"( li ho maledetto i 10gg d'inattività podistica, che mi non mi ha permesso di fare allenamenti importanti e agli anti-dolorifici e cortisone che avevo in corpo), la mia fc era ottima stava sotto i 160bm, solo che io non mi muovevo +, avevo 2 lastre di marmo al posto delle gambe e il polpaccio sx quello + colpito dai crampi che mi faceva un pò + male, e non vedevo ristori: mi sono dovuto rassegnare ho preso le maltodestrine e dopo un pò stavo meglio, ma x poco, oramai non ne avevo +, in 2km ho perso 12-13mn, una volta arrivati al ristoro ho preso 2 bevande isotoniche, e acqua ne sentivo troppo bisogno e da lì sono arrivato all'arrivo in condizioni quanto meno decenti anche se correvo malissimo dal mal di gambe, alla fine ero arrabiatissimo x l'evolversi della mia corsa in così poco tempo, ma ho pensato i primi 15km stavo da dio, è da lì che voglio ripartire! ho capito una cosa tagliare il traguardo è un godimento e un adrenalina in + che ti fà fare cose impensabile, ed è un'emozione incredibile che voglio quanto prima riprovare! il giorno dopo mi ritrovo con un pò di doloretti a dx e sx, con questo polpacciosx che a sentire ezio e franca non mi lascia tanto tranquillo, ma io non sono il tipo che si fascia la testa prima di rompersela. adesso un pò di riposo e dal 29/6, si comincia a preparare firenze e stavolta non si scherza più e soprattutto arrivano gli allenamenti in "pendenza" che tanto mi piacciono. Concludo ringraziando i miei "angeli custodi" che mi stanno seguendo passo dopo passo con il loro entusiasmo, la loro passione e i loro consigli i miei primi "passi" in questa mia nuova fantastica appassionante avventura (in ordine rigorosamente alfabetico, anche xché anche se lo volessi non saprei chi scegliere) 
EZIO FRANCA E MONICA: GRAZIEEEEEEEEEEEE

sabato 20 giugno 2009

SETTIMANA DI RIPRESA E PROGRAMMA SETTIMANA DAL 22 AL 29 GIUGNO





La prima settimana della lenta ripresa finisce. Sono contento di ricorrere e neanche 
la fatica (certo che il caldo non mi aiuta...) mi fa' passare il buonumore.
L'importante e' correre il resto e' matematico che tornera'.
Il polpaccio non da' segni di vita solo che nei primi giorni sento
che corro al risparmio da quella parte.

Programma settimana dal 15 al 20 Giugno 2009 

  • Dom 7.5 km a 5' e 50
  • Lun 9 km 
  • Mar 6 km in 34'
  • Gio 40' minuti di variazioni nel saliscendi di Tor Vergata
  • 25' risc. e 8 salitelle in progressivo senza forzare
  • Dom 1h 
  

Diciamo 35km + 1h di domenica per la prima settimana di recupero. 
Sensazioni di grande fatica e il caldo non rende facile 
la ripresa ma la gioia di correre e' troppa.
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Programma settimana dal 21 al 27 Giugno 2009

 Naturalmente quì subentrano gli esperti e ecco la prima settimana
di preparazione alle maratone autunnali. 
Spero di farcela fare tutto anche se i tempi non saranno brillanti.
L'importante e' sempre finire in progressione
 
  •  Lun 20' risc. + 40' fartlek 1' veloce e 1' piu lento 
  • Mer 1h di costruzione
  • Ven 12 x 400
  • Dom 1h e 30'. Prima mezzora a 5' e 30 e poi a salire di 10 sec ogni 10'
 Naturalmente se inserisco un altro allenamento sara' di 
corsa di costruzione o in progressione.

giovedì 18 giugno 2009

Non è detto che i matti siano tutti dentro.


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Racconto un paio di episodi di un pò di tempo fa, riguardano Franca Tosi, che forse molti di voi conoscono o ne seguono il Blog, e me... Mi sono ritornati in mente stamattina ed ancora oggi mi chiedo se a volte non sembriamo pazzi davvero. Conobbi Franca qualche anno fa, sia lei che io correvamo da poco, ma io forse avevo alle spalle qualche mese di corsa in più, comunque la prima volta che la vidi arrancava nel parco del Villone insieme a Giovanni, altro compagno di squadra, e nonostante si fosse avvicinata da pochissimo a questo sport, era già proiettata verso brillanti obiettivi futuri. La seconda volta invece io scendevo da Germinaia mentre lei, da sola, iniziava quella che forse era la sua prima salita. La incitai, mai pensando che un giorno mi avrebbe fatto mangiare la polvere... Così nacque questa bella amicizia, a volte ci siamo anche scontrate, forse perchè io dico sempre quello che penso, come anche lei, e forse anche perchè a volte sono un pochino polemica e faccio l'avvocato del diavolo, però sempre dopo ci siamo chiarite e scusate laddove fosse necessario ed infatti oggi siamo ancora qui a ridere insieme.
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Un giorno decidemmo di allenarci insieme, salita tanto per cambiare, ed andammo verso Iano, amena località della collina pistoiese, tanta fatica sia perchè era una giornata molto calda sia perchè ancora non avevamo fatto nostro questo tipo di allenamento. Arrivate in cima io vedo sul ciglio della strada del finocchietto selvatico e siccome amo molto la cucina siciliana gridai a Franca :"Franca, il finocchietto!!" lei mi guardò perplessa, posso anche immaginare cosa abbia pensato in quel momento, e mi dice : "Il finocchietto?".... "Sì, sì, Franca, a Pistoia non lo trovo mai, potrei fare la pasta con le sarde,ne raccogliamo un pò?". Lei molto carinamente non si tirò indietro e ne prendemmo entrambe un bel pò. Chiaramente dovevamo fare ancora tutto il ritorno, se non sbaglio erano circa 10 km, quindi iniziammo a correre con questo "mazzettin di finocchietto" che oscillava seguendo la nostra cadenza di corsa... Io credo che chiunque ci abbia viste, abbia riso tantissimo perchè eravamo veramente ridicole nel correre con 'sto mazzettino tra le mani e noi stesse ce ne rendevamo conto visto che la discesa fu una continua risata.
 Un'altro episodio veramente eclatante è stato l'allenamento con destinazione Pronto Soccorso. Partiamo la mattina presto per un allenamento su saliscendi, eravamo entrambe abbastanza in forma e quindi decidiamo al ritorno anche di fare delle variazioni di due minuti. All'altezza del ponte di Gello io urtai con il braccio destro contro una specie di bordo di ferro del ponte e solo dopo qualche minuto mi accorgo che ero tutta insanguinata. Mi guardo il braccio e vedo che un pò sotto il gomito c'era una specie di squarcio che sanguinava abbondantemente. Franca subito mi dice di andare a cercare una farmacia per prendere qualcosa che tamponasse un pò la fuoriuscita di sangue, ma io decido di suonare ad una porta per chiedere subito assistenza e mi dirigo verso la prima casa che vedo. Ovviamente (ma poteva mai essere diversamente?) ci apre un tipo stranissimo ed anche un pò ambiguo che addirittura mi offre, tirandolo fuori dalla sua tasca, un bel fazzolettone tutto sporco. Il tipo in questione ci invita anche dentro casa, ma noi, sempre sulla soglia, decliniamo l'invito e quasi fuggiamo pensando che forse se non schiantavo per tutto quel sangue che stavo perdendo, casomai mi prendevo qualche altro tipo di contagio vista la scarsa igiene del signore. Comunque, sempre correndo, arriviamo ad una farmacia dove un dottore mi fa una medicazione consigliandomi però di andare subito in ospedale vista la dimensione della ferita. Franca mi chiede se vogliamo chiedere un passaggio, ma io mi giro verso di lei e le dico :"No, no, dobbiamo ancora farne quattro!" e lei "Ma di cosa Moni?", "Di variazioni Franca, ne dobbiamo ancora fare quattro". Lei mi guarda, ma poichè tra matti ci si capisce al volo, inizia subito ad aumentare l'andatura e così continuando il nostro allenamento arriviamo al campo scuola dove la mia preziosa compagna di squadra prende subito la macchina e mi porta al Pronto Soccorso dove, dopo una lunga attesa, mi ricuciono e mi danno qualche bel punticino. Ora mi è rimasta una piccola cicatrice, ma è niente al confronto di un ricordo così esilarante. A volte mi chiedo dove mi porterà questa "insana pazzia", il problema poi si ripropone costantemente vista la scarsa salute mentale delle mie "amiche di corsa".

martedì 16 giugno 2009

Ma com'è dura la salita...(Uno su mille ce la fa'...) -

Salita intesa come risalita, evito con cura le salite che potrebbero
compromettere tutto. Alcuni momenti ho l'atroce dubbio che ho perso
il bandolo della matassa e che non lo ritrovero' piu' o almeno non 
molto facilmente. Altri sento che le gambe ancora ci sono. 
Non sento dolori e non sento una gran fatica. Ieri sento le gambe pesanti 
tento una corsetta di 9 km ma per due volte cammino. 
Ma dall'inizio sento che non e' una gran giornata. 
Stamattina giretto di 2 km camminati, l'aria si scalda velocemente
a Tor Vergata e' quasi deserto, dopodiche'
(bello caldo....quasi abbrustolito) mi faccio 6 km in 34 minuti 
senza pause e correndo sicuro.
Domani giornata di riposo...Ma quant'e' dura la salita....
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lunedì 15 giugno 2009

DONNE E SPORT



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Io non mi meraviglio, nè tantomeno commento o critico tutte quelle donne che affermano "non ho tempo per lo sport!", credo che dietro questa loro dichiarazione ci siano tante, ma tante motivazioni più che legittime. Non è facile riuscire a trovare un pò di spazio per se, sia per la donna che lavora ( e sottolineo lavora) in casa, sia per quella che invece ha un impegno professionale che la porta ad uscire la mattina ed a volte a rientrare solo nel tardo pomeriggio, se non la sera. Purtroppo, nonostante le facili affermazioni di chi uno spazietto da dedicare a se stessa lo trova sempre, per l'altra categoria di donne a volte riesce impossibile anche trovare un minuto per lavarsi i capelli soprattutto quando la donna in questione è anche madre. Questo non vuol essere un post dedicato alla famosa "corrente femministica", perchè, e chi mi conosce lo sa, io credo fortemente nella diversità dei ruoli tra l'uomo e la donna e sono una forte sostenitrice dell'eguaglianza nella diseguaglianza quindi, giusto per parafrasare Marx, "ad ognuno secondo le proprie necessità e secondo i proprio bisogni" per me l'uomo e la donna devono essere diversi.... 



Scusate la breve divagazione, ma era giusto per esplicitare un secondo il mio pensiero al riguardo... Dicevo, quindi grande plauso a tutte coloro che, nonostante le difficoltà giornaliere, riescono a praticare un'ora di sport almeno due o tre volte la settimana... Io mi reputo fortunata, perchè sono una di quelle, però è anche vero che io ho un lavoro che gestisco da casa e quindi, nonostante il bimbo piccolo, riesco, anche se spesso solo la mattina all'alba, a riuscire ad allenarmi, ma conosco tantissime mie coetanee che hanno due o tre figli e che nonostante tutto riescono ad ottenere anche ottimi risultati nello sport.



In questo momento, per esempio, mi viene in mente Elena, insegnante, mia compagna di squadra e con due bimbi piccolissimi, è un grande momento per lei visti gli eccellenti risultati che sta ottenendo, però un giorno chiacchierando mi ha un pò "raccontato" la sua giornata, mi sono sentita stanca già dopo 5 minuti e mi sono chiesta seriamente come riuscisse a conciliare tutto. Certo, avere un marito podista non guasta, anche perchè condividendo le stesse passioni è più facile aiutarsi e comprendere. Ora poi è un periodo in cui tutte ci avviciniamo allo sport anche perchè la famosa prova costume è imminente e quindi cerchiamo di ovviare a qualche chiletto di troppo con una bella e sana ora di sport. Ma è difficile! Credetemi, e parlo ai signori uomini, non è assolutamente facile riuscire a gestire tutto, non è facile allenarsi, non è facile partecipare ad una gara e, a volte, non è assolutamente facile non sentire qualche piccolo senso di colpa se casomai tralasciamo qualcosa del quotidiano per dedicarci allo sport.
Per le fortunate poi non è che tutto sia facile, bisogna programmare le gare, quali fare e quali no, bisogna decidere se quella domenica dare la priorità ad una "gita fuori porta"" con la famiglia oppure "ignorare" quel famoso senso di colpa ed andare a fare quello che (confessiamolo) ci fa stare veramente bene, una bella garetta in compagnia delle amiche, due o tre ore di spensieratezza totale e se poi si "fatica" anche in quelle ore, ben venga! Vorrà dire che poi oltre a divertirci abbiamo anche dato un contributo alla "bellezza" del nostro corpo.



Chissà perchè quando penso a queste cose mi viene sempre in mente Luciana Litizzetto, che portando ad esempio alcune famose pubblicità, ci ricordava che gli ideatori di questi spot in alcuni giorni del mese ci rendevano capaci di fare tutto, dal buttarci con un paracadute da un aereoplano a fare tuffi dal trampolino o casomai a fare capriole per ore ed invece, giustamente, la Litizzetto affermava che in "quei giorni" noi vorremmo solo rimanere in posizione orizzontale su un divano senza fare assolutamente nulla. Però invece molto spesso non è così, perchè ci sono moltissime donne che riescono a praticare lo sport, casomai anche a vincere una maratona, o comunque un altro tipo di gara. in condizioni fisiche non ottimali e questo presuppone (scusatemi, ma è così) decisamente una marcia in più rispetto ai "maschietti", perchè dietro ognuna di queste vittorie, c'è una vita di sacrifici immensi, sacrifici che purtroppo sono atavici e che perdureranno sempre. 
Mi sento veramente felice e mi commuovo quando vedo donne, anche di una certa età. che sono orgogliose di loro stesse, sono orgogliose di essere lì allo start di partenza anche solo per camminare per 5 km.... Dietro quella loro felicità c'è sicuramente una casa già in ordine ed un pranzo già cucinato già dalle 7 del mattino della domenica. 
Pensateci e vi renderete conto che è così.... 



 
Beh, ci sarebbe tanto da dire al riguardo e sicuramente non sono io che sto scoprendo tutte queste cose, mi ricordo un bellissimo libro di Marilyn French titolato " Mia madre non mi ha mai spazzolato i capelli" che nella sua eccellente maniera descrittiva parla proprio di queste nostre difficoltà, ma per andare forse ad autrici più conosciute, basta ricordare il premio Nobel Doris Lessing, una meravigliosa scrittrice, alla quale un operatore Tv comunicò il Nobel sulla soglia di casa, mentre lei vi entrava con le buste della spesa... 
Poi, ci sono tantissimi argomenti correlati dei quali potremmo parlare, l'abbigliamento nello sport per esempio, ahi ahi, bel dramma questo! Sembra facile vero? Ed invece no! 
Ma di questo casomai ne parleremo la prossima volta... 


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venerdì 12 giugno 2009

VELOCISSIMO EZIO

Velocità, inserito originariamente da marcovaleriof.


Parafrasando il grande Runnerblade.
Stamattina secondo allenamento. Il caldo arriva, alle 8 cominciamo a 
parlare di 23-24 gradi e e' destinato a scaldare velocemente. 
Ieri vado da Marco il fisioterapista che orgoglioso guarda e riguarda l'ecografia e mi dice
"Corri...piano ma corri, ma mi raccomando non andare mai in spinta sui polpacci..."
Che detto in parole povere significa niente velocita' 
(e qui' non c'e' problema...) e niente salite.
Vabbe'.....
E insomma stamattina 7.5 km alla media di 5' e 50 a km.
Netti miglioramenti mi pare....o no ???

giovedì 11 giugno 2009

RICOMINCIAMO A SEGUIRE UNA SCIA COLORATA

La via sembra segnata.
Non capisco ancora se e' un sogno o se i mie occhi sono aperti.
Ma sembra che nel buio delle palle colorate mi dicano dove andare.
E' di ieri l'ultima ecografia, il medico mi dice dove e' che ti faceva male?
E allora capisco che anche questa forse e' andata.
Ci vorrannno delle settimane perche la paura che possa riaccadere scompaia.
Ma viaggiare e' gia' abbastabza. Il buio e' scomparso. ora c'e' il sole 
e un grande prato verde e' di fronte a me. Il timore che uno strapppp
mi risvegli violentemente da questo sogno e' fortissimo. 
Cammino per 40 minuti vorrei scaldarmi all'infinito, le mie gambe quasi corrono.
E arrivo da dove ero partito, alzo la musica e parto. 6 km in volo, 
vado piano e sento tutto il peso di quasi un mese di fermo.
Ma Si... Viaggiare,
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure
gentilmente senza fumo con amore

Dolcemente Viaggiare....










MusicPlaylist

lunedì 8 giugno 2009

DISTRAZIONE MUSCOLARE




LE LESIONI MUSCOLARI
I termini “distrazione, stiramento e strappo muscolare”, rappresentano 
gradi diversi di un’unica lesione caratterizzata dalla rottura 
di un numero variabile di fibre muscolari.

Tale patologia è sempre secondaria ad un fatto traumatico acuto. 
Gli arti, soprattutto quelli inferiori, sono le sedi più comuni delle lesioni 
muscolari acute; più raramente si possono riscontrare patologie
a carico della muscolatura addominale e dorsale.

 

SINTOMATOLOGIA, DIAGNOSI E TERAPIA

L’abbondante vascolarizzazione del muscolo scheletrico determina, in 
occasione di una lesione, la fuoriuscita di una certa quantità di sangue: 
nei casi lievi il sangue rimane localizzato all’interno del ventre 
muscolare, mentre nei casi più gravi si superficializza, distendendo la 
fascia muscolare e costituendo veri e propri ematomi.

Le fibre interrotte hanno scarso potere di rigenerazione; il processo
di riparazione avviene quindi con formazione di tessuto cicatriziale, 
le cui proprietà elastiche risultano ovviamente inferiori a 
quelle del tessuto muscolare.

Le lesioni muscolari vengono classificate, dal punto di vista medico, 
proprio in rapporto all’entità del danno anatomico.

 

Lesione muscolare di 1° grado

In questo tipo di lesione sono danneggiate solo poche fibre muscolari ed il 
danno anatomico è modesto. Il dolore compare spesso alla fine dell’impegno
sportivo e, a volte, persino il giorno seguente. La caratteristica del 
dolore, comunque localizzato al ventre muscolare, è quella di accentuarsi
con la contrazione attiva e con lo stiramento passivo del muscolo stesso.

La diagnosi si pone interrogando l’atleta sui tempi di comparsa del dolore 
e verificando, con molta cautela, l’accentuazione dello stesso nella 
contrazione e nello stiramento del muscolo interessato.

La terapia si basa sul riposo (generalmente dai 4-5 ai 12-14 giorni),
sulla somministrazione di farmaci antinfiammatori e miorilassanti
e sulla graduale ripresa dell’attività sportiva.

 

Lesione muscolare di 2° grado

E’ la forma di media gravità ed interessa un numero maggiore di fibre muscolari.

Il dolore è molto più acuto e compare durante una violenta contrazione
del muscolo, con una sensazione di “allungamento” del muscolo stesso; 
è accompagnato da una più o meno accentuata “impotenza funzionale” 
(spesso a “caldo” gli atleti riescono comunque a terminare la gara, 
mentre alla fine della stessa la sintomatologia dolorosa peggiora).

Le caratteristiche del dolore sono simili a quelle della 
lesione di 1° grado anche se più gravi.

La terapia prevede un periodo di riposo più lungo (14-30 giorni) ed
un’accurata rieducazione funzionale prima della ripresa della attività 
sportiva specifica. Sono utili i preparati antinfiammatori e miorilassanti 
e le pomate contenenti eparina, applicate per impacco 
(non per massaggio!) allo scopo di favorire il riassorbimento dell’ematoma.

Per abbreviare i tempi di recupero, nelle lesioni di gravità lieve e media,
si può praticare l’infiltrazione locale di farmaci antiedema, 
antinfiammatori e miorilassanti, utilizzando le tecniche della
Mesoterapia, ed applicare una fasciatura elastica 
adesiva medicata sulla zona della lesione.

 

Lesione muscolare di 3° grado

L’alto numero di fibre muscolari lesionate in questo grado di lesione 
muscolare comporta la “soluzione di continuità” anatomica del muscolo, 
percepibile alla palpazione come uno “scalino” nel contesto del ventre muscolare.

Il dolore violentissimo determina una completa impotenza funzionale e si rende 
sempre evidente un ematoma, dolente alla palpazione.

La terapia si basa essenzialmente su un lungo periodo di riposo 
(l-2 mesi) e talvolta si rende necessaria l’immobilizzazione
in apparecchio gessato per 15-20 giorni.

La ripresa dell’attività atletica deve essere estremamente cauta:
talvolta la voluminosa cicatrice presente può essere fonte di dolore per lungo tempo.

La forma più grave di lesione muscolare, la rottura completa di un ventre
muscolare, richiede un trattamento chirurgico entro i primissimi giorni; 
occorre sottolineare che la prognosi delle lesioni muscolari acute più 
gravi è da considerarsi riservata per quanto riguarda il pieno recupero
sportivo, anche quando venga instaurato un trattamento terapeutico 
corretto: importantissima è la prevenzione di questi traumi, da ottenere 
con adeguata preparazione fisica, riscaldamento accurato della muscolatura, 
stretching preparatorio e defaticante e corretta terapia 
delle forme di lesione meno gravi.

 

ESAMI NECESSARI

Ecografia muscolo-tendinea

Risonanza magnetica (nei casi più gravi e/o nelle lesioni profonde)

 

COSA FARE E COSA NON FARE

Da queste considerazioni derivano alcuni consigli validi per tutti 
i gradi delle lesioni muscolari acute:

è opportuna l’applicazione di ghiaccio sulla sede della lesione per diminuire 
l’eventuale fuoriuscita di sangue e l’edema reattivo ed ottenere quindi 
tempi di guarigione più brevi; la crioterapia non deve avere durata eccessiva
(non oltre le 24-48 ore, in base alla gravità del trauma), per evitare il 
pericolo di “organizzazione” dell’ematoma (aumento della consistenza 
con deposito di sali di calcio, da cui deriva allungamento dei tempi di recupero e
talvolta residui calcifici nell’ambito del ventre muscolare interessato dal trauma);

è assolutamente da evitare qualunque forma di massaggio o di manipolazione,
nonché qualunque forma di calore, interventi controindicati in quanto 
determinano l’evoluzione dell’ematoma verso l’ossificazione intramuscolare circoscritta;

dopo la cicatrizzazione della lesione (da verificare preferibilmente 
con un esame ecografico) è opportuno rieducare la muscolatura mediante esercizi 
di allungamento (stretching) allo scopo di rielasticizzare, per quanto possibile, 
il tessuto di riparazione;

non si devono accelerare mai i tempi di recupero, in quanto, nonostante
tutte le possibili precauzioni, la presenza di una cicatrice fibrosa, 
così diversa funzionalmente dal tessuto muscolare (contrattilità, 
elasticità, resistenza meccanica inferiore), espone di per sé all’eventualità di recidive.
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Ecco qui' il post con le spiegazioni precise della mia lesione.
Spero che cio' vi serva per prevenire gli errori che, come me, molti
runner fanno in momenti di stress. 
Quelle qui' sopra sono le mie ecografie e si vede nettamente la differenze
di larghezza della lesione tra la prima e la seconda di mercoledi' scorso.
E oggi ho rimesso le scarpette. Niente di impegnativo 35 minuti di camminata 
a Tor Vergata, ma praticamente il mio primo allenamento in preparazione delle due
maratone autunnali che mi piacerebbe fare.
Evvvaaaaiiiiiiii! 

domenica 7 giugno 2009

ALLENAMENTO CON UNA CAINA VERA.

OSSIA...ALLENAMENTO DOMENICALE CON FRANCA UNA CAINA IN TUTTI I SENSI...ANCHE QUELLO BIBLICO.





Ieri mattina mi telefona la mia amica e compagna di squadra Franca Tosi e mi fa una proposta (quasi indecente) per un allenamento domenicale.. Mi dice " Che ne dici di venire con noi? Vorrei correre per circa due ore e mezzo, inserendo una bella salita"..... Io che chiaramente non mi tiro mai indietro, le dò il mio assenso anche se un pò titubante viste le condizioni fisiche non proprio ottimali, è un periodo che sono stanchissima, ho una media di sonno che varia dalle 4, 5 ore a notte. Cerco, con preghiere, velate minacce ed un piccolissimo epiteto napoletano, a coinvolgere per questa uscita anche Monica Becarelli la quale invece, essendo l'unica del gruppo che ha ancora un barlume di sanità mentale, non si fa trascinare in questo progetto preferendo andare a correre per conto suo.... Comunque ognuna parte da casa propria correndo e ci ritroviamo ai piedi della prima salita, quella che porta su a Germinaia, un posto incantevole sulla collina pistoiese. Io tranquillissima penso "Beh, questa è una salita che conosco bene, l'ho fatta tantissime volte, ne conosco ogni punto, non mi spaventa mica!! Come si dice a Napoli : "è carta conosciuta!!"...  Franca e Stefano inziano con il loro passetto spedito la prima parte della salita ed io dietro di loro, riusciamo anche a chiacchierare con faciltà, nonostante il tempo umido che determinava  grosse difficoltà nella respirazione , andiamo su abbastanza tranquilli anche perchè forse questa è una salita percorsa diverse volte anche in gara quindi è familiare, quasi non ce ne accorgiamo. Arrivati in cima, bevutina alla fontanina della bellissima chiesetta di Germinaia, pochi secondi e poi di nuovo via in direzione, mi dicono, di Uzzo (e dov'è??)
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io seguo con un pò di timore Franca, la conosco, è un pò pazzarella, chissà dove mi porta.... ed infatti!! Mi ritrovo a correre su un sentiero boschivo... tra rovi, pozzanghere e mota , Franca dice "l'altra volta mica era così!", Certo, forse l'altra volta la vegetazione non era ancora esplosa nella sua dimensione primaverile... vabbè, comunque... andiamo avanti... Dopo un pò la vedo, la prima tosta salita, quelle già percorse erano bazzecole in confronto, respirone e via.. piano, piano, si sale, chiaramente con Franca e Stefano davanti ed io che seguivo la loro scia, guardo il Garmin e leggo pendenza 16/%, e vabbè, oggi mi tocca fare lo stambecco, visto anche il terreno certamente non asfaltato, ma pieno di ciottoli vari.
Arrivo in cima senza mai camminare e Franca mi  dice "Hai visto? Duretta vero?", io le rispondo "Insomma... cè di peggio" e lei "Infatti, il peggio deve ancora venire". A quel punto avevo due soluzioni, o tramortire con una bella pietra Franca e Stefano, lasciarli lì e riposarmi un paio di ore o confidare nella mia solita fiducia in San Gennaro e continuare ad andare con loro sperando di non schiantare prima. Si corricchia per qualche centinaio di metri su un percorso abbastanza pianeggiante quando dopo una curva la vedo, lei, la salita, quella "peggio". La scruto da sotto la visiera del cappellino e penso "Mi vuoi sfidare eh? Ma tanto non mi freghi, non mi posso mica far mettere in ginocchio da una salitella di campagna io!" Si sale, sempre loro davanti ed io dietro, piano, senza rischiare con strappetti di pochi metri e la cima si avvicina sempre di più, questa volta il Garmin segna costantemente pendenza 20%, però per quanto io scruti su in alto, mi sembra di non vederne mai la fine, mi sa che questa è anche molto più lunga rispetto alla precedente. Finalmente, dopo non so quanti minuti, arriviamo in cima, guardo il Garmin e scopro che i chilometri di salita erano 8... e non dico altro. Continuiamo a correre, lo spettacolo da lassù è meraviglioso, eravamo ospiti di una signora Natura estremamente accogliente e generosa, intravedo una piccola volpe da lontano ed arriviamo a delle abitazioni dove un signore seduto fuori dalla sua porta ci sorride e ci dice: " Vi fa bene!" io gli rispondo: " Sì, abbiamo trovato il modo più veloce per collassare e per toglierci definitivamente di torno"..... Comunque ormai il grosso era fatto ed anzi le gambe ora stranamente giravano anche benissimo,  gli ultimi sei chilometri scendendo dalla Porrettana abbiamo raggiunto anche punte di 4'11"/km senza alcuno sforzo, ma anzi chiacchierando e scherzando. Raggiungiamo Pistoia e poi ci dirigiamo verso casa mia per completare l'allenamento con un paio di chilometri di scarico... Io ne ho percorsi quasi 22, Franca credo un pò di più perchè poi aveva ancora un paio di chilometri per tornare a casa sua.
Devo dire che nonostante  le previsioni e la fatica è stata una mattinata soddisfacente in ottima compagnia, inutile dire che Stefano potrebbe tranquillamente gareggiare ed arrivare anche tra i primi se solo gli piacesse farlo.... Correva senza alcuna fatica, strabiliante! 
Franca poi... beh, ma non la scopro certo io adesso!
Monica

venerdì 5 giugno 2009

BOLLETTINO MEDICO



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Aggiornamento al 5 giugno 2009.

Dopo 15 giorni di inedia massaggi e speranze l'altro ieri era l'ora del controllo ecografico. Con un minimo di apprensione sono andato a fare l'ecografia di controllo dopo 4 sedute di tecarterapia e la risposta e' stata ambigua, la lesione e' notevolmente ridotta ma ancora non guarita del tutto. L'impressione che da' e' che sia molto meno della meta' e che la profondita dello strappo sia diminuita. Il medico dell'ecografia mi dice di ricominciare con calma.
Vado coll'ecografia da Marco il fisioterapista e valutiamo il da farsi, si ricomincia Lunedi con una bella camminata tranquilla e se non ho dolore provo una corsetta lenta. (ma lenta eh!)
(D'altronde... ma quando ho corso svelto io?)

mercoledì 3 giugno 2009

RIPETUTE 3 X 2000 E 4 X 1000

 
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Oggi prova di ripetute per Alessandro e, a mio parere prova piuttosto
impegnativa la sua tabella recita:
3 x 2000
4 x 1000
Cerco di ragionare sulla velocita' da consigliargli, penso che ti ripenso e poi sentenzio
"Prova a fare i 2000 a 9 minuti e poi i 1000 in 4' e 15" e i recuperi in surplace
in 3' quelli dei 2000 e 2' quelli dei 1000.
Mi sembra un bell'allenamento, ma stavolta Ale mi sta' per stupire.
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Ecco i suoi tempi:


i 2000
1) 8' 37" rec 3'
 2) 8' 47" rec 3' 
3) 8' 38" rec 3' 


i 1000
1) 4' 03" rec 2'
2) 4' 11" rec 2' 
 3) 4' 11" rec 2'
4) 4' 09" rec 2'
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 Ecco il dettaglio delle ripetute:
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Bravo Ale!