Una piazza, il Prato della Corte, che solo il Colosseo puo' superare quale arrivo di una Maratona e, dopo tanti anni che non venivo qui' la piazza mi sembra piu' grande e bella. Sabato arriviamo a Padova ad ora di pranzo e il pomeriggio e' dedicato al ritiro dei pettorali e alla conoscenza di due Bloggher la simpaticissima Monica di "Pensieri in corsa" e quello che diventera' il mio amico in gara,Bibe di "Obiettivo Maratona"
Si cena in allegria in una pizzeria completamente arancione delle nostre maglie
Ma non importa, partenza da Vedelago e via il percorso si snoda tra i vari paesi che collegano Treviso a Padova, e' un bagno di folla. Famiglie in piena campagna che sedute fuori dalle porte di casa improvvisano concertini con bonghi pentole e
coperchi...,complessini "complessati" che cantano urlando canzoni che nessuno capisce, piazze di paese gremite di persone che urlano, centinaia di bambini che mi danno il "Cinque", e io bagnato completamente dalle docce che vengono messe in strada per mitigare il caldo e dalle bottigliette intere che mi getto addosso, cerco un po' di stoffa libera per asciugarmi le mani e dare a mia volta un saluto "Decente" a quei bimbi. Emozione pura ad ogni paese, incitamenti da stadio fino alle porte di Padova in una periferia come tante altre che sembra un deserto. L'ultimo chilometro e' un'urlo continuo, persone che mangiano in pazza ad un metro da te e ti incitano. E all'arrivo una piazza che ti riempe il cuore e ti fa' dimenticare in un attimo la fatica.
La mia gara: Passo abbastanza bene alla mezza agganciato al pacer delle 3h e 45' nella speranza di allungare alla fine e migliorare il tempo di Roma. Purtroppo gia' al ventiduesimo sento che non sto' come Roma e dopo anche io, forse un po' deluso sperimento Galloway.
L'importanza dei particolari: credo che certe cose sono essenziali nell'immediate vicinanze di una prova del genere, la cura dell'alimentazione, il riposo, e altri piccoli particolari. Per motivi vari non tutto e' andata al posto giusto nel momento giusto e mi sono ritrovato semiaddormentato alla partenza senza il celebre "Occhio della Tigre" che contraddistingue il Maratoneta Tipo di Maestro One.
Ringrazio Ugo per la pazienza che ci dedica in ogni gara. Il suo allenamento e' ottimo e credo che nei prossimi giorni recuperata la fatica avro' tutti i benefici di quest'allenamento cosi duro.
Un anno di lavoro:i kg persi, due maratone finite in un mese e mezzo, tempi migliorati in quasi tutte le distanze e la certezza che il bello comincia ORA con tanta voglia di lavorare e migliorare.
APPUNTAMENTO CON LA MARATONA A FIRENZE 2008!!!!
posso che compiacermi dei risultati ottenuti.