sabato 30 giugno 2007

CI "VEDIAMO" MARTEDI'

Settimana dal 2 al 9 Luglio Dicci i tuoi allenamenti

venerdì 29 giugno 2007

TOTONANDO


Come da suggerimento della Gentile Signora Villeneuve Jackie in Maestro One
si istituisce il Grande Concorso

"Trovalo tu stavolta un soprannome a Nando"
Tutti i soprannomi inviati verranno messi a votazione e
solo il migliore sara' scelto.
Avete tempo per inviare il soprannome da voi preferito fino al 8 luglio 2007
alle ore 7.00 e il migliore sara' scelto tra i partecipanti allo stage con Ugo.
Vi ricordo solo che Nando ci ha un po' massacrati tutti......
FATEJE MALE

giovedì 28 giugno 2007

Mini-Stage con Ugo 8 luglio 2007


Facciamo il punto,ad oggi hanno aderito:

1) Massimiliano Maola (Max)
2) Giampiero Cacciato (Giampy)
3) Alex (Ellery?)
4) Maria Teresa Cannuccia (Lady Nutella)
5) Fausto Giuliani (The President)
6) Ugo Graziani (Maestro One)
7) Battistelli Ezio (Ezietto) (corredato di macchina fotografica e cinepresa...me le studio tutte pur de non corre)
8) Tapascione.....?
9) Jackie Lovari (Villeneuve)
10) Alessandra (Divin Codino? Dovremo chiedere se sta bene a Nando naturalmente...)
11) Bersagliere Mazzaroccato (ma chi è?)

E poi....se siete indecisi rimuovete i problemi e,
(come diceva la nostra prima canottiera)

"Ami la corsa...Corri con noi"

mercoledì 27 giugno 2007

Nostalgici di Orlando......!!!!

Per mitigare la lontananza dal prossimo stage ci vorrebbe qualcosa...di buono...gustatevi sto video perche le star....siete voi!!!!!


domenica 24 giugno 2007

sabato 23 giugno 2007

Orlando's Bridge

Orlando's Bridge
Colonna
Ormai luogo di culto dove file di runner in adorazione vanno a pellegrinare e provare le variazioni dettate dal Maestro. Si parla di runner che hanno corso ininterrottamente per settimane sul Ponte di Orlando cercando valori soglia e owerzone e dimenticandosi del lavoro e della famiglia. Percorso di 980 metri adatto a variazioni, ripetute, fartlek etc.
Non averlo provato fa' di voi dei runner imperfetti, anche perche' essendo parte del Trofeo Pallavicini significa che non avete mai fatto la nostra splendida gara che si svolgera' a Colonna
il 30 settembre alle ore 10. Vi aspettiamo a Colonna il 30 settembre e una grossa targa vi segnalera " Vi trovate sul Ponte di Orlando" fermatevi per una pausa di riflessione e poi giu'
verso l'arrivo.


Giro di Marino

Giro di Marino
Partenza e arrivo dai vialoni di Villa Torlonia.
14.200 metri di saliscendi per uno dei percorsi piu' allenanti della zona.
Via Conti di Tuscolo vi porta con una leggera pendenza fino al Bivio di Grottaferrata
Piccola deviazione per l'Anagnina e su per Via di San Nilo per il primo strappo fino a Via
Isonzo tra le splendide ville di Grottaferrata.
Leggera discesa fino a Squarciarelli e si imbocca Via Vecchia di Marino dove
troviamo una vecchia fontana dove rinfrescarsi prima della salita.
Una salita molto impegnativa che ci porta fino a Marino.
Giriamo a sinistra e costeggiando il Cimitero dove troviamo una fontanella di acqua acetosa
e dove calcoliamo di aver percorso 6900 metri e quindi circa meta' percorso.
Continuiamo a salire per via Capo d'Acqua e Via dei Castelli Romani.
Giriamo su Via Frascati per un'altra salitella niente male e giriamo al semaforo.
Via dei Castani Via delle Mimose e ci ritroviamo nella zona nuova di Grottaferrata
Uno dei piu' grandi scempi dei Castelli si e' consumato in questa zona
un nuovo paese e' stato costruito a ridosso di un polmone indispensabile per la capitale
e per tutti noi con una logica che mi sfugge.
Ma continuiamo a correre e dopo saliscendi vari ma assai allenanti ci ritroviamo
sulla Tuscolana all'imbocco della salita del Tuscolo (dove i piu allenati possono rendere
questo percorso un allenamento decisivo per una maratona)
Ma noi passando per il Vicolo di Aldobrandini scendiamo per Viale 24 Maggio a
gambe sciolte e Via Fausto Cecconi e rientriamo in Villa Torlonia.
Un percorso da fare specialmente la Domenica mattina per le auto
ma che per le variazioni di pendenza e la kunghezza di 14.200 metri si
presenta tra i piu' allenanti per una mezza maratona.

giovedì 21 giugno 2007

AUGURI PRESIDE'....


Tanti Auguri Fausto...
te sta' a fa' vecchiu preside'....

martedì 19 giugno 2007

Mini-Stage con Ugo 8 luglio 2007


Prendiamo al volo la proposta di Ugo per un allenamento collettivo ai primi di Luglio al Vivaro per lo studio della Corsa e per consigli vari.
Per ulteriori particolari apri il post Settimana dal 17 al 24 giugno 2007 .
Scrivete un commento o prenotatevi.

domenica 17 giugno 2007

sabato 16 giugno 2007

Dieta a Zona pro e contro

LA DIETA a ZONA di Barry Sears


INTRODUZIONE


Le informazioni che potrai leggere di seguito ti consentiranno di capire ed
approfondire il concetto, concepito dal Dr. Sears, relativo alla Dieta a zona. Il Dr. Barry Sears ha sviluppato un sistema dietetico ed una tecnica che controlla gli eicosanoidi. Gli eicosanoidi sono ormoni molto importanti, che svolgono la funzione di messaggeri biochimici. Gli eicosanoidi controllano praticamente ogni aspetto della fisiologia umana, e i loro livelli possono essere determinati o dall'assunzione di particolari farmaci o dalla dieta, e da ciò che ingeriamo quotidianamente.

Clicca sul link sottostante

http://www.runningevolution.it/DIETA_ZONA_PRO_CONTRO[1].doc

Idratazione nella Maratona

SPORT E IDRATAZIONE


Termoregolazione durante l’attività fisica



Nell'immagine sono rappresentati i meccanismi alla base dello scambio termico nel ciclista. Anche se con una incidenza diversa (in rapporto alla velocità di progressione, alla postura, ai gruppi muscolari in azione, ecc.) possiamo considerarli validi anche nel maratoneta.


Esiste una cospicua e consolidata serie di conoscenze scientifiche che ha dimostrato come l'atleta che compie uno sforzo intenso e prolungato produca grandi quantità di sudore e quindi tenda inevitabilmente a disidratarsi.Questo comporta il rischio di un sensibile calo della propria performance se non addirittura la possibilità di veri e propri stati patologici come il colpo di calore.Questo ha portato molti autori a suggerire agli atleti di idratarsi il più possibile senza tenere conto del solo sintomo della sete:
Linee guida dell' American College of Sports MedicinePrima dell'esercizio: bere ~500 ml nelle 2 ore precedentiDurante l'esercizio: bere subito ed ad intervalli regolari (il più possibile)Durante l'esercizio: bere in eccesso rispetto a quanto perso durante l'esercizioLinee guida dell' American College of Sports MedicinePrima dell'esercizio: bere ~500 ml nelle 2 ore precedenti
Durante l'esercizio: bere subito ed ad intervalli regolari (il più possibile)
Durante l'esercizio: bere in eccesso rispetto a quanto perso durante l'esercizioInternational Marathon Medical Directors Association (IMMDA)


Il fisiologo Tim Noakes della "University of Cape Town, South Africa", in qualità di rappresentante dell'associazione dei responsabili medici delle più importanti maratone cittadine mondiali ha pubblicato delle linee guida sull'idratazione durante la maratona che modificano in maniera sostanziale quanto prima affermato contestando la necessità di volumi di reidratazione così alti e mettendo in guardia addirittura della loro potenziale pericolosità. Di seguito ne riportiamo, semplificati e riassunti, i punti principaliAdvisory Statement on Guidelines for Fluid Replacement During Marathon RunningIl “colpo di calore” può verificarsi solo quando la velocità di produzione del calore durante l’esercizio è superiore a quella che l’organismo riesce a dissipare nell’ambiente. Il rischio che tale fenomeno si verifichi aumenta:Quanto è molto alta l’intensità dell’esercizio (più nei 10 km che nella maratona) Negli atleti con una maggior massa corporea, che generalmente producono maggiore quantità di calore rispetto ad atleti più leggeri che corrano alla stessa velocità Quando la temperatura ambientale, e soprattutto l’umidità, sono elevate Quando il “raffreddamento ambientale” è basso come con scarsa ventilazione o nelle condizioni dei test da laboratorio. La raccomandazione di assumere copiose quantità di liquidi durante la gara può causare paradossalmente situazioni (iponatremia) più pericolose del rischio (disidratazione) che tale consiglio voleva prevenire. Le principali maratone cittadine di solito si tengono in periodi, orari o località in cui le condizioni climatiche avverse (caldo ed umidità eccessiva) sono rare e quindi il rischio di disidratazione e del conseguente colpo di calore è inferiore rispetto a quello atteso considerando i dati dei test di laboratorio.
ECCESSIVA ASSUNZIONE DI ACQUA DURANTE LA GARA:“IPONATREMIA”
(Diminuzione del sodio nel sangue)In relazione, quindi, alla sopravalutazione del rischio di disidratazione e ai possibili, anche se non così frequenti, rischi di “intossicazione” d’acqua, le linee guida IMMD hanno come indicazioni principali:Dal momento che la risposta all’esercizio è individuale e condizionata da vari fattori, non è corretto e sicuro consigliare protocolli di idratazione validi per qualsiasi atleta I runner vanno invitati ad assumere liquidi a piacimento con volumi compresi dai 400-800 ml per ora Le quantità maggiori di liquidi dovranno essere assunte dai maratoneti più veloci, più pesanti che corrano in climi caldi I volumi minori dai più lenti runner/walker che completino la maratona in climi più freschi.Numerosi e recenti studi quindi indicano che bere “a piacimento” sia una adeguata strategia di idratazione.E’ consigliato non scendere sotto i 400 ml/h per non incorrere nel rischio di disidratazione e quindi di diminuzione della performance o peggio di colpo di calore. Per evitare invece il rischio di iponatremia non bisognerebbe superare invece gli 800 ml/h In occasioni di condizioni di temperatura ambientale più calda tali volumi vanno comunque aumentati.

venerdì 15 giugno 2007

Dieta a Zona?...Dieta dissociata?...Dieta iperproteica? Da dove si comincia?

Parlare di dieta non e' facile (qualcuno insinuera'...specialmente per te) ma proviamo e forse troveremo qualche consiglio da qualche esperto. Nel frattempo freghicchiando qui' e li'....diciamo sito sito vediamo se possiamo sapere qualcosa di piu'. E' naturale che chi e' interessato si faccia avanti e chissa' che trovando qualche compagno di avventura......
Cominciamo con due diete la dieta iperproteica e una dieta di cui si parla molto negli ambienti dei corridori, la Dieta a Zona. Leggete quello che ho trovato e fatemi sapere...nel frattempo....
"Famose du spaghi..."


LA "MADRE DI TUTTE LE DIETE IPERPROTEICHE":
LA DIETA “PALEOLITICA”
L’evoluzione della specie umana ha compreso un lungo periodo di decine di migliaia di anni in cui gli umani erano dei “cacciatori–raccoglitori”, basando la loro dieta soprattutto sulla carne degli animali di grossa e media taglia uccisi con la caccia e in minor misura sulla raccolta di radici, tuberi, noci, frutta e vegetali selvatici, ecc. Fra i 10 e i 15 mila anni fa è avvenuta la graduale trasformazione da cacciatori nomadi ad agricoltori stabili.Questa nuova e infinitamente più grande fonte di approvvigionamento di cibo, basata sulla coltivazione soprattutto dei cereali, ha così permesso la diffusione della razza umana su tutto il pianeta.Però, secondo i sostenitori della “paleodieta“ tale periodo è stato evolutivamente troppo breve per permettere un efficace adattamento del nostro metabolismo a tale regime alimentare.
Le popolazioni che hanno conservato le abitudini alimentari dei cacciatori-raccoglitori, hanno così ancora oggi una bassissima incidenza di malattie metaboliche e cardiovascolari.Chi, grazie soprattutto alla agricoltura intensiva, ha a disposizione una grande abbondanza di cibo, la pagherebbe con la comparsa delle cosiddette malattie del “benessere”
Considerazioni sulla "paleodieta"
Le malattie cardiovascolari sono patologie tipiche dell’età adulta e anziana, e i popoli che sono ancora cacciatori-raccoglitori hanno un’attesa di vita molto bassa.Una bassa incidenza di patologie dismetaboliche è presente anche in popolazioni rurali che basano la loro alimentazione su una agricoltura “non avanzata tecnologicamente”
In ultima analisi, la composizione della dieta, salvo situazioni estreme in un senso o nell’altro, è probabilmente meno importante della fatica che si fa per procurarsi il cibo. Se il rapporto:
Calorie consumate per procurarsi il cibo
--------------------------------------------------------------------------------
Calorie ottenute
è troppo basso, in quella società, inevitabilmente l’incidenza di patologie metaboliche aumenterà.
L'evoluzione dell' "homo tecnologico" :



LA "ZONA"
La Zona non è una semplice dieta. È un modo diverso di pensare al cibo, è uno stile di vita, ma anche uno stile mentale. È un rapporto salutare con il proprio corpo, una strategia vincente per perdere peso, per rallentare l'invecchiamento e per essere efficienti, per conquistare lucidità mentale e vigore fisico. Ma non basta, chi entra nella Zona sperimenta una gioia contagiosa, la sensazione di vivere appieno le potenzialità del proprio corpo e della propria mente.La Zona non è un luogo astratto, ma uno stato fisiologico in cui gli ormoni sono controllati dalla dieta e vengono mantenuti entro i valori ottimali.La filosofia della Zona, infatti, è " controlla i tuoi ormoni controllerai la tua vita". Le componenti essenziali della Zona sono:- Controllo dell'insulina- Restrizione calorica- Modulazione degli eicosanoidi- Attività fisica- Rilassamento mentaleAttraverso questi 5 punti è possibile ottenere tutti i benefici del vivere in zona:- migliorare l'efficienza psicofisica- perdita graduale del grasso corporeo in eccesso, senza fame- raggiungere il benessere duraturo.

CONTROLLO DELL'INSULINA
Il principale obiettivo della strategia alimentare Zona è il controllo dell'ormone insulina, un ormone che è secreto dal pancreas in seguito all'assunzione dei carboidrati e la cui funzione principale è di far entrare i nutrienti presenti nel sangue all'interno delle cellule, in particolare degli adipociti (le cellule del grasso), facendoci così ingrassare.Mantenere i livelli di insulina entro i valori ideali, (cioè né troppo alti né troppo bassi), è attuabile principalmente attraverso la scelta delle fonti di carboidrati (che dovrebbero rappresentare il 40% delle calorie del pasto) e poi dalla presenza di alimenti proteici in ogni pasto (che dovrebbero rappresentare il 30% delle calorie).I carboidrati, infatti, determinano l'innalzamento della glicemia, vale a dire del livello del glucosio nel sangue; ad ogni elevarsi della glicemia si ha un'immissione nel sangue di insulina al di sopra dei valori normali.
Ci sono alcuni alimenti, dunque, che vanno assunti in quantità limitata, dal momento che contengono molti carboidrati, i quali vengono assorbiti velocemente, che di conseguenza determinano alti livelli di glicemia e che, perciò, causano un innalzamento sensibile dell'insulina nel sangue. Questi alimenti sono detti ad "alto indice glicemico" e sono costituiti, in particolare, dalle bevande ricche di zucchero (cole, aranciate, chinotti…), dai dolci, dai biscotti, dalle patate, dal pane, dal riso e così via. Ci sono altri alimenti che forniscono, anch'essi, carboidrati, ma che ne contengono pochi fra quelli a rapida assimilazione; dunque non innalzano né la glicemia, né i tassi di insulina nel sangue. A questa categoria di cibi che forniscono carboidrati e che possono essere consumati senza problemi, appartiene la maggior parte delle verdure (con l'eccezione di patate, zucca, barbabietole e carote) e della frutta (tranne la banana, il caco, alcuni tipi di frutta esotica e alcuni tipi di frutta essiccata, come le uvette e i fichi secchi).
La presenza di alimenti proteici in ogni pasto è di fondamentale importanza perché esse sono in grado di stimolare il glucagone, l'ormone antagonista dell'insulina. Anche il glucagone è secreto dal pancreas, ma la sua funzione principale è quella di mobilizzare sia lo zucchero contenuto nel fegato sotto forma di glicogeno, sia i grassi contenuti negli adipociti


RESTRIZIONE CALORICA
La restrizione calorica si è dimostrata essere l'elemento fondamentale in tutte le popolazioni che hanno una longevità maggiore. È oramai dimostrato che la popolazione mondiale sta lentamente ingrassando a causa di eccesso di calorie ed una sempre maggiore riduzione dell'attività fisica; secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità in molti Paesi europei più della metà della popolazione adulta si trova al di sopra della soglia di "sovrappeso" e circa il 20-30% degli individui adulti rientra nella categoria degli obesi, nel mondo nel 2002 gli obesi erano circa 300 milioni.
La restrizione calorica è quindi fondamentale per ritardare l'invecchiamento; restrizione calorica, soprattutto, non significa denutrizione. Infatti negli individui leggeri (solitamente le donne) la razione minima di cibo è rappresentata da 11 blocchi anche se in base ai conteggi fatti sul singolo soggetto ne risultassero un numero inferiore.
MODULAZIONE DEGLI EICOSANOIDI
Gli eicosanoidi sono particolare di una famiglia di ormoni che derivati dagli acidi grassi essenziali a catena lunga; sono considerati gli ormoni più potenti del nostro organismo perché possono influenzare sia la sintesi di qualsiasi altro ormone, sia numerosi altri aspetti fisiologici. Gli eicosanoidi sono ormoni autocrini, cioè agiscono sulla stessa cellula che li ha prodotti e per questo motivo sono anche chiamati ormoni fantasma, perché compaiono e svolgono la loro funzione in meno di un secondo.
Per semplicità, gli eicosanoidi sono stati suddivisi in "buoni" e "cattivi" ed hanno effetti fisiologici opposti, per esempio
Gli eicosanoidi "buoni"- Gli eicosanoidi "buoni" mantengono più fluido il sangue; quelli "cattivi" favoriscono la formazione di coaguli (emboli).- Gli eicosanoidi "buoni" determinano la vasodilatazione dei vasi sanguigni; quelli "cattivi" favoriscono la vasocostrizione.- Gli eicosanoidi "buoni" riducono il dolore; quelli "cattivi" lo favoriscono.- Gli eicosanoidi "buoni" migliorano la resistenza alle infezioni; quelli "cattivi" la peggiorano.- Gli eicosanoidi "buoni" migliorano l'efficienza cerebrale; quelli "cattivi" la indeboliscono. Il controllo degli eicosanoidi avviene grazie sia agli acidi grassi omega 3 (presenti soprattutto nell'olio di pesce Omega 3 Rx), sia al controllo di due ormoni l'insulina ed il glucagone.Alti valori di insulina stimolano la produzione di acido arachidonico, il responsabile della produzione degli eicosanoidi "cattivi". Il glucagone, al contrario, abbinato in sinergia con gli acidi grassi a catena lunga (in modo particolare l'EPA), oltre a contrastare l'innalzamento dell'insulina, inibisce la produzione di acido arachidonico, stimolando la produzione di eicosanoidi "buoni".


ATTIVITA' FISICA

L'attività fisica è molto utile per migliorare il benessere generale e per rendere meno probabili molte malattie.Si deve poi tenere presente che, se è vero che già da sola un'alimentazione che segua i criteri suggeriti da EnerZona fa dimagrire (perché gli equilibri ormonali che essa determina - in primo luogo la "calma insulinemica"- consentono che avvenga la lipolisi), è anche vero che il dimagrimento è più veloce se si abbina un'attività fisica che "risveglia" il metabolismo. Da tale punto di vista, non tutti i tipi di attività sono uguali. Notevolmente più efficaci sono quelli di tipo aerobico, quelli, insomma, che sono ad intensità costante e che sono protratti, come camminare a buon passo, pedalare, correre, nuotare e così via. In palestra è utile fare il cosiddetto "cardiofitness"; all'inizio, se non si è allenati, si può seguire il criterio del cross training, vale a dire quello di fare pochi minuti di ciascun tipo di attività (camminare, pedalare, fare lo step…) per cambiare muscoli e articolazioni e, quindi, avvertire meno la fatica locale. I tempi si devono poi allungare di seduta in seduta.In ogni caso, ci si può limitare anche a camminare all'aria aperta, un'ottima attività per stare bene e per favorire il dimagrimento; è bene tenere il passo che si avrebbe quando si deve andare ad un appuntamento e ci si accorge che si rischia di arrivare in ritardo; l'andatura scelta, però, non deve mai far venire il "fiatone".Fra attività in palestra e all'aperto, l'ideale sarebbe di superare la mezz'ora in ogni seduta e arrivare ad almeno tre ore e mezza per settimana.

RILASSAMENTO MENTALE
I vantaggi derivanti dall'utilizzo abituale di tecniche di rilassamento mentale quali il training autogeno, la meditazione e lo yoga sono largamente documentati. Grazie al rilassamento mentale, è possibile combattere gli effetti negativi legati all'eccesso di stress; in modo particolare esso è in grado di ridurre nel sangue i livelli di cortisolo (ormone dello stress) che ha effetti negativi sulla nostra salute. Tra le molte azioni, esso è in grado di far aumentare i livelli di insulina nel sangue con le conseguenze negative che ne derivano. Tramite il rilassamento mentale è quindi possibile diminuire ansia e aggressività, migliorare le difese immunitarie, aumentare la capacità di concentrazione, di memorizzazione e perfino ridurre la produzione di radicali liberi. dal sito enerzona.it

Le regole della Zona:
In ogni pasto si devono assumere le giuste proporzioni di carboidrati, proteine e grassi (il rapporto in calorie deve essere 40%-30%-30%) Tra un pasto e l'altro non devono trascorrere più di 5 ore. Se intercorre un tempo superiore, bisogna fare uno spuntino. In questo modo la giornata prevede almeno 3 pasti principali e 2 spuntini. E' necessario ridurre il più possibile il consumo di dolci, pane, pasta, riso e cereali raffinati ad alto indice glicemico, cioè forti stimolatori d'insulina. E' necessario mangiare molta verdura e frutta a basso indice glicemico, cioè carboidrati che stimolano gradatamente l'insulina. Il sistema dei blocchi Il blocco è l'unità di misura del cibo. Ogni blocco è composto da 9 gr di carboidrati, 7 gr di proteine e 3 gr di grassi.Il calcolo del numero di blocchi da assumere quotidianamente deve tenere conto della propria massa magra e del tipo di attività fisica svolta. Alcuni esempi:
Una casalinga o un'impiegata potrebbe assumere circa 11-12 blocchi suddivisi in : 3 blocchi a colazione, 3 blocchi a pranzo, 3 blocchi a cena, più 2 o 3 spuntini da 1 blocco ciascuno. Uno sportivo maschio potrebbe assumere circa 18-20 blocchi suddivisi in : 4 blocchi a colazione, 5 blocchi a pranzo, 5 blocchi a cena, più 2 o 3 spuntini da 2 blocchi ciascuno. dal sito enerzona.it


la PIRAMIDE della ZONA


PREGI DELLA “ZONA”
Critica all’indiscriminato uso dei carboidrati, non arrivando però, come altre diete iper-proteiche, a percentuali estremamente basse Ripartizione dei macronutrienti e corretto frazionamento dei pasti nell’arco della giornata. Sottolineata l’importanza della frutta, verdura e di una corretta idratazione


CRITICHE ALLA “ZONA”
Non esistono studi validi, affidabili ed indipendenti che confermino l’impianto scientifico della zona: anzi diversi lavori affermano che le connessioni ipotizzate fra alimentazione, endocrinologia, metabolismo lipidico e fisiologia dell’esercizio fisico sono estremamente semplificate e, a volte, paradossali. La dieta, per l’atleta, rischia di essere ipocalorica o, se adeguata per apporto calorico, iperproteica. Soprattutto per l’atleta di resistenza non sembra garantire ottimali livelli di glicogeno muscolare. Oltre alle considerazioni teoriche, come tutte le diete troppo basate su calcoli matematici da effettuare su ogni singolo pasto e non su tutte le calorie giornaliere, la zona può risultare macchinosa e difficile da seguire con la precisione richiesta. Importanti associazioni scientifiche (ADA, AHA) pur considerando la zona non estremamente malsana, l’hanno inserita tra le le diete da sconsigliare, soprattutto se a lungo termine




ESASPERATA COMMERCIALIZZAZIONE DEL FENOMENO
LA NUOVA PIRAMIDE



Con la "nuova piramide" si continua a proporre un adeguato uso di carboidrati complessi, ma nella forma integrale, utile sia a fornire un ottimale apporto di fibre che a ridurre lo stimolo alla secrezione di insulina. L'utilizzo di cereali raffinati, patate, zuccheri semplici va dosato con parsimonia. Anche per garantire la dieta più variata possibile, consigliamo inoltre di non limitarsi all'utilizzo del solo frumento, consumando anche prodotti a base di farro, avena, segale, orzo.Va giustamente valutato l'apporto di grassi vegetali: olio extravergine d'oliva (ricco di acidi grassi mono-insaturi), oli di semi di mais, soia, sesamo, girasole, ricchi di acidi poli-insaturi (evitando invece i grassi "tropicali"), in minore misura frutta secca oleosa.Sono da usare con moderazione i grassi animali, ma in abbondanza quelli derivati dal pesce (in particolare quello azzurro). Indispensabili ampie quantità di vegetali e di frutta, preziose fonti di antiossidanti naturali. L'apporto proteico deve essere garantito in pari misura dai legumi e da carni (preferibilmente bianche), uova, latte e derivati che assicurano un adeguato apporto di calcio. Se non vi sono specifiche controindicazioni, negli adulti è consentito un consumo molto moderato di vino ai pasti.La "nuova piramide" infine colloca alla base, in posizione prioritaria, la prescrizione di costante attività fisica, indispensabile per mantenere un ottimale controllo del peso corporeo: ci sembra doveroso aggiungere a questa ultima indicazione, la raccomandazione di assicurare un corretto apporto idro-salino, ancora più necessario nella pratica di attività sportiva in ambienti caldi.

domenica 10 giugno 2007

Settimana dall'11 al 18 Giugno 2007


Diteci i vostri allenamenti....

Giro del Tuscolo


Percorso tipico dei corridori Tuscolani:
Partenza da Villa Torlonia con direzione Piazzale Marconi.
Subito salita su Viale Catone e Viale Borromini e strappone sul tratto di strada del Tuscolo che costeggia Via Guglielmo Massaia.
A questo punto abbiamo costeggiato Villa Lancellotti, Villa Aldobrandini, e il Convento dei Cappuccini con il suo Museo Etiopico.
Qui la strada spiana leggermente e prende una pendenza piu' agiata.
Costeggiamo Villa Tuscolana e continuiamo a salire tra i castani fino al punto piu alto, circa 591 metri e avremo fatto 4,5 km di salita molto impegnativa.
Valicata la zona dei barbecue ci si butta in discesa fino alla Tuscolana per circa 3 km.
Piu' agevole e tranquillo passare nel Vicolo Aldobrandini e poi giu a capofitto per via 24 maggio.
Imbocchiamo Via Fausto Cecconi e rientriamo in Villa Torlonia da dove eravamo partiti.
10200 metri con pendenze niente male per un potenziamento assicurato.


Giro del Lago


Il giro del Lago e' il percorso classico dei runner castellani.
Frequentato da tantissimi runner, passeggiatori, ciclisti
e chi piu' ne ha piu'ne metta.
9775 metri di salute e benessere che si alternano tra il bosco
e il marciapiede delle spiaggie.
Ideale per preparazione di gare veloci e per lunghissimi lenti pre-maratona.

lunedì 4 giugno 2007

Bacheca Allenamenti Settimana dal 4 Giugno al 11 Giugno 2007


Scrivete i vostri allenamenti...

Giro dei Supermercati

CLICCA SULLA FOTO

Giro dei Supermercati

Partenza e arrivo dal parcheggio della Banca d'italia:

Percorso di 11.3 km da fare la domenica con poche auto.

Prato di Tor Vergata

CLICCA SULLA FOTO

Percorso di 5,2 km di misto asfalto e terra con saliscendi che lo rendono adatto

per variazioni e ripetute lunghe.

Partenza e arrivo dall'entrata della Banca d'Italia.

sabato 2 giugno 2007

E' NATA "BACHECA"

La bacheca e' la sezione del sito della Running Evolution dove potrete inserire gli appuntamenti per allenamenti insieme. In questo blog non esiste controllo sui vostri commenti.


Vi aspettiamo per l'appuntamento per un allenamento e perche' ci raccontiate il vostro campo di allenamento. Bacheca e' uno spazio libero dove potete scrivere, chattare, prendervi in...giro. L'umorismo e lo sfotto' sono d'obbligo.
LA RUNNING EVOLUTION E' PURE QUESTO.