E’ partito….da Jesi e arrivera' domani a Roma perche’
e’ una vecchia idea che voleva avverare. Stanotte correra’
per tutta la notte per arrivare a Roma e verso le 10
di mattino, accompagnato negli ultimi km da gli
atleti della Podistica Solidarieta’,
(brava Denise che lo scrivevi 10 giorni fa’) …..
Il suo sogno nel cassetto…?
che all’arrivo al Colosseo ci sia Antonello Venditti…
Te lo auguriamo caro Alessio e anche tutto quello che speri…..
ah dimenticavo….Alessio e’ affetto da Sclerosi Multipla.
Se qualcuno scopre che ha un blog me lo dica per favore!
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e’ una vecchia idea che voleva avverare. Stanotte correra’
per tutta la notte per arrivare a Roma e verso le 10
di mattino, accompagnato negli ultimi km da gli
atleti della Podistica Solidarieta’,
(brava Denise che lo scrivevi 10 giorni fa’) …..
Il suo sogno nel cassetto…?
che all’arrivo al Colosseo ci sia Antonello Venditti…
Te lo auguriamo caro Alessio e anche tutto quello che speri…..
ah dimenticavo….Alessio e’ affetto da Sclerosi Multipla.
Se qualcuno scopre che ha un blog me lo dica per favore!
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Un bell’articolo sull’avvenimento:
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Certe volte uno scoglio può arginare il mare. Con discese, terribili, ma anche risalite. Lo sa bene Alessio Guerri, 27 anni, di Jesi, che il 22 agosto correrà una maratona in solitario di 300 chilometri da casa sua al Colosseo.
Professione: corriere espresso. Come il papà e il fratello. Alessio, dopo un incidente stradale ha visto la sua vita cambiare in un attimo. «Avevo la sclerosi multipla», dice tutto d'un fiato, voce allegra e squillante. Aveva la sclerosi, ma aveva anche 21 anni e una vita davanti. Tanti sogni, passioni, tanto sport: tennis, nuoto, calcio. La scherma no. «A Jesi ci bastano la Vezzali e la Trillini. Valentina poi la conosco anche di persona», racconta. Tutto in frantumi. Pare. Perché dopo un periodo «di merda» fatto di depressione, alcool e notti in bianco, Alessio decide «di damme 'na svegliata». Basta antidepressivi, basta autocompatirsi. Bisognava riprendersi. «Ho iniziato a correre - dice ancora - per sfogarmi. Poi è diventata una passione: ho corso la maratona di New York con la gente che mi guardava stupita. E poi sono stato anche a Roma, sempre di corsa. Sono uno tosto io, affronto tutto a muso duro». Anche le delusioni amorose, visto che la fidanzata l'ha lasciato e Alessio vuole riuscire nell'impresa anche per dimostrarle qualcosa. Ma, soprattutto, vuole riuscirci, «per dare un messaggio forte di speranza a tutti quelli che come me hanno questa malattia. Niente è impossibile. Niente».
È proprio per questo che ha deciso di buttarsi in questa avventura. Partirà il 22 agosto alle 19, conta di arrivare il 24 intorno alle 10 di mattina, con al seguito un'ambulanza di Jesi pronto ad assisterlo. Negli ultimi 10 chilometri avrà al suo fianco gli atleti romani della Podistica della Solidarietà. «Non vedo l'ora di partire, ma anche di arrivare - scherza - anche perché spero di realizzare a Roma un altro sogno». Che si chiama Antonello Venditti: «È il mio mito, sono venuto anche ad alcuni suoi concerti a Roma. Incontrarlo sarebbe fantastico, magari sotto al Colosseo». Dove lui arriverà di corsa. Da casa sua. Perché uno scoglio può arginare il mare. Basta solo volerlo.
Professione: corriere espresso. Come il papà e il fratello. Alessio, dopo un incidente stradale ha visto la sua vita cambiare in un attimo. «Avevo la sclerosi multipla», dice tutto d'un fiato, voce allegra e squillante. Aveva la sclerosi, ma aveva anche 21 anni e una vita davanti. Tanti sogni, passioni, tanto sport: tennis, nuoto, calcio. La scherma no. «A Jesi ci bastano la Vezzali e la Trillini. Valentina poi la conosco anche di persona», racconta. Tutto in frantumi. Pare. Perché dopo un periodo «di merda» fatto di depressione, alcool e notti in bianco, Alessio decide «di damme 'na svegliata». Basta antidepressivi, basta autocompatirsi. Bisognava riprendersi. «Ho iniziato a correre - dice ancora - per sfogarmi. Poi è diventata una passione: ho corso la maratona di New York con la gente che mi guardava stupita. E poi sono stato anche a Roma, sempre di corsa. Sono uno tosto io, affronto tutto a muso duro». Anche le delusioni amorose, visto che la fidanzata l'ha lasciato e Alessio vuole riuscire nell'impresa anche per dimostrarle qualcosa. Ma, soprattutto, vuole riuscirci, «per dare un messaggio forte di speranza a tutti quelli che come me hanno questa malattia. Niente è impossibile. Niente».
È proprio per questo che ha deciso di buttarsi in questa avventura. Partirà il 22 agosto alle 19, conta di arrivare il 24 intorno alle 10 di mattina, con al seguito un'ambulanza di Jesi pronto ad assisterlo. Negli ultimi 10 chilometri avrà al suo fianco gli atleti romani della Podistica della Solidarietà. «Non vedo l'ora di partire, ma anche di arrivare - scherza - anche perché spero di realizzare a Roma un altro sogno». Che si chiama Antonello Venditti: «È il mio mito, sono venuto anche ad alcuni suoi concerti a Roma. Incontrarlo sarebbe fantastico, magari sotto al Colosseo». Dove lui arriverà di corsa. Da casa sua. Perché uno scoglio può arginare il mare. Basta solo volerlo.
(Il Romanista, 13 agosto 2008)
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