mercoledì 10 ottobre 2007

La nostra corsa “quasi perfetta” di Nando Carnevali

Per Running Evolution
La nostra corsa “quasi perfetta”: i quattro punti programmatici del Welfare Schioppa-Acatar…per trasformarla nel 2008 “perfetta” as in a Second Life.
Cari amici,
E’ vero, si può dare di più..anche senza di voi…(mitico trio MoToRu) è un appunto giusto serio..ma però (in italiano non si dice) ma riperò (si dice) .che, tra il dire ed il fare c’è di meszzo il mare…ovvero..per fare la guerra ci vogliono i soldati..e, se i soldati combattono durante la stagione, almeno calendariamente, con “scelte” personali “sudate” e molto “faticate”, per procacciarsi “qualche dollaro in più” (mitico Sergio) o per il “solito vil denaro del tempio dei mercanti”, lo fanno per la società, la gara del 2008 sarà sempre “imperfetta” al 99,99999%%%%..il Welfare va applicato a 180°. Comunque qualsiasi suggerimento migliorativo fa sempre “buon brodo” to remedy. Ciao soldati criticati e sudati…
A bient^ot
Nando
p.s. “O Atleta della R.E. , quanti chilometri dell’infinito puoi tu percorrere con passo veloce e ardito…anche se sarai ferito?…è una mia scelta…..…but always…(Go Pre!)



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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Tanto per non perdere l'abitudine di scrivere "di corsa" e commentare eventi che sono entrati a far parte della tradizione del nostro sport,provo ad entrare nel dettaglio di una gara che anche se continua a non regisrare grandi numeri comunque rappresenta sempre un riferimento stagionale.
Fa salute,infatti,pensare alla Maratona del Mare come ad una gara sia da correre per ottenere un buon tempo stagionale sulla distanza,come pure considarla una opportunità di "allenamento-verifica",come molti il 14 ottobre,in una bella giornata di inizio autunno, hanno fatto.
E' stato cosi anche per me ed è stata soprattutto l'ennesima conferma che in maratona o meglio su questa distanza, non si finisce mai di imparare e di sorprendersi.
Il quesito che mi sono posto e che vi giro immediatamente è il seguente:che possibilità ha una persona che non ha più di 2h di allenamento sulle gambe o 24 km ad inizio di settembre a ritmo gara,di finire decentemente una maratona?chirisco un pò di più in dettaglio il mio grado di preparazione:corro 3 volte a settimana se mi va bene,attualmente riesco a fare una mezza intorno alla velocità di 4'30" al km e sui 10 a circa 4'10",ho perso qualche chilo e le gambe decisamente ne hanno gioito,a Marzo ho chiuso la maratona di Roma in 3h28'20" e con un bel pò di fatica anche se sempre con poco allenamento sulla distanza.fine prima parte

Anonimo ha detto...

Parte seconda-
Pronostico per la Maratona del Mare, 3h 35'/40',naturalmente se tutto fosse andato per il meglio...
Verdetto ufficiale:3h 23'29",38° assoluto comprese due donne e guarda caso una è Jackie che fa il 2° in generale e 3h 21'02",per lei tutto normale ,va forte in maratona ,si allena discretamente ed è in fase di ripresa ma per me?

Anonimo ha detto...

Ho sempre considerato la maratona una gara nella quale si intrecciano una infinità di fattori a determinare il risultato. Apriamo gli occhi,quante persone la soffrono o non riescono a concluderla decentemente,quanti,dopo averla fallita o tentata una volta la eliminano dal panorama delle cose possibili.Alcuni addirittura neanche l'hanno mai presa in considerazione.Da sempre sostengo che una maratona corsa al limite è molto più faticosa e difficile di un Passatore da finire.La verità è che i km della 42 sono km diversi da tutti gli altri,i primi dieci non sono gli stessi di una veloce gara sulla distanza.La prima metà non è assolutamente confrontabile ad una mezza, per gestione e per velocità, sono due corse completamente diverse accomunate tra loro soltanto dagli indumenti che si indossano ma le persone, dentro, non possono essere le stesse.La mezza è essenzialmente una corsa fisica nella quale la velocità ed il lattato giocano un ruolo fondamentale sul nostro risultato.La maratona si corre sul filo di tre fattori,tutti egualmente importanti e determinanti per il nostro traguardo,da un lato ci sono le gambe ,dall'altro c'è la testa ed indovinate un pò in mezzo c'è un cuore e come accade per la vita non c'è nessuna maratona che possa essere corsa al limite senza che questo mix di elementi sia in perfetto equilibrio.A questo punto della discussione dobbiamo inevitabilmente considerare altre variabili che spesso vengono messe da parte ma che non possono non essere considerate importanti almeno quanto una ripetuta:L'allenamento della testa e la gestione mentale della gara ,l'allenamento del cuore ed il momento in cui quei km che vi separano dalla vostra "impresa" potete correrli soltanto aggrappandovi a questo.fine parte terza.

Anonimo ha detto...

Il progetto di migliorare tutto nella nostra preparazione per la maratona è iniziato nella Running Evolution proprio con quegli incontri di allenamento comune proposti al Vivaro.Quasi tutti hanno compreso la ragione di quegli allenamenti border line che, aldilà dello splendido scenario paesaggistico, propongono carichi e reattività muscolari su pendenze e fondi sconnessi,capacità di amministrare lo sforzo e di dosare tutte le riserve anche idriche,non ultimo accettare lo stress psichico di voler sostenere certe fatiche.tutti progettano,molti provano,pochi perseverano.La nostra determinazione e la nosttra sicurezza si basano sul nostro carattere ma si costruiscono anche con l'allenamento giusto ed i modelli a cui noi facciamo riferimento.La differenza sostanziale quando prepariamo una maratona rispetto a qualsiasi distanza che non sia "ultra",sta proprio nella necessità di non trascurare l' educazione della nostra mente e del nostro cuore e per cuore,naturalmente ,intendo la nostra componente emozionale.
Andate a rivedere il racconto di Calogero della sua Prima Maratona di Roma e domandatevi quanto cuore c'era in quei 42 km e quanta voglia ci fosse di arrivare a vivere l'emozione di quel traguardo,del momento in cui "l'impresa è stata compiuta e niente e nessuno potrà più impedire che questo avvenga".
Gli spazi coperti dalle nostre gambe non saranno mai realmete compiuti se non avrete la forza di sostenerli con la vostra mente e con le vostre motivazioni e se doveste ringraziare solo le vostre gambe per concludere certe "imprese",allora probabilmente non vedremmo più tanta gente per strada addannarsi a rincorrere un sogno....
La distanza c'è,alle vostre gambe basta un pò di preparazione,vi mancano solo determanazione ,una motivazione che spinga all'impresa,il desiderio di vivere di amozioni ed in ultimo non dimenticate......GLI OCCHI DELLA TIGRE!!!

Anonimo ha detto...

FULL MARATHON JACKET

Un'altra maratona portata a termine, la cosa mi riempie di soddisfazione al di là del risultato; sono consapevole che il mio non è certamente un tempo da "seconda donna assoluta" ma è comunque un buonissimo tempo, la maratona dà onore a chiunque la termina, non eravamo in molti domenica ma è stata dura, il caldo, il vento, lo sterrato in certi tratti l'hanno resa una gara veramente faticosa.
Voglio ringraziare Angelo, perchè mi ha sostenuto per diversi chilometri in un tratto abbastanza noioso e da sola sarebbe stato molto difficile mantenere una certa andatura.
Quando sono tornata a correre da sola gli ultimi km. in pineta, mi sono trovata in mezzo alla gente della domenica forse ignara dello svolgimento di una gara in corso, c'erano mamme con i passeggini, ciclisti, signori con i cani, bimbi sui tricicli ed ero sola, non vedevo altri maratoneti e tutti mi guardavano con un'espressione che sembrava volesse dire.."..MA CHI E'QUESTA MATTA CHE CORRE CON IL PETTORALE IN MEZZO ALLA PINETA!!!"Se non fossi stata troppo stanca mi sarei sbellicata dalle risate..
Ringrazio Stefano Rodo del G.S. Peter Pan, cattivissimo, che ho incontrato al 40° km. poco prima di affrontare la salita del canale dei Pescatori. Avete presente la famosa scena del film "Full Metal Jacket" del Sergente che urla ai suoi soldati?
Non me ne voglia Stefano se lo cito, ma non appena saputo che ero la seconda donna e vedendo che arrancavo ha cominciato a gridarmi addosso.."CORRI!!!TIRA FUORI LA GRINTA!!! " Veramente...io....mi andrebbe bene così...in fondo...sono arrivata...."
"ZITTA E CORRI!!!(le parole non erano proprio queste, ma il tono da Sergente si!).
Ha cominciato a spingermi in salita con una mano sulla schiena,
" ...non ti preoccupare per me...così faticherai di più anche tu...."
"ZITTA E CORRI!!!IO SONO UN PACE MAKER DELLE TRE ORE! OGGI SONO QUI PER GIOCO!!"
"Signorsì, Sissignore!!!"
Per fortuna (o sfortuna...) che in discesa se n'è andato..
Scherzi a parte, l'ho nominato perchè è un atleta grintosissimo e dovremmo essere un pò tutti come lui e tirare fuori un pò di cattiveria quando ci vuole , lo ringrazio perchè ero cotta e invece ho aumentato la velocità proprio in salita e ho tirato fuori la forza per terminare gli ultimi due km.
E' tutto racchiuso nei fattori ai quali fa riferimento Ugo,.....indossare una "Full Marathon Jacket", riempirsi il cuore di emozione e spingere le gambe con tutta la passione che abbiamo dentro...
un abbraccio, Jackie.

Ezio ha detto...

Siete un mito!!!
Spero sempre un giorno di poter correre di correre una maratona o un pezzo....(diciamo) insieme a voi (non perche' la sbagliate ma perche vi raggiungo io...)Ugo esprime tutta la corsa che amo.
Complimenti a tutti e due per lo splendido risultato.

Anonimo ha detto...

Caro Ezio è il tuo commento a dare senso a certe cose ed a noi questo aiuta a chiarire che le distanze non sono poi così lontane se percorse insieme.Domenica Latina ma appena possibile dammi la soddisfazione di correre insieme,possiamo organizzare anche con altri,magari convinci Giampy!?!

Anonimo ha detto...

Giampy lo convinci solo se poi lo porti a pranzo!!!..giampy

Ezio ha detto...

Io devo tornare presto che devo fare il pomeriggio, se vuoi ti porto a pranzo...a casa tua..