L'imperativo e' soffrire, soffrire senza discutere, soffrire per preparare e soffrire per imparare ma soffrire senza discutere.
Venerdi: Gambe inesistenti, dormo bene ma mi sveglio stanco vado in palestra e mi riscaldo per due km. Parto per 12 km di cui 1 km piu' veloce e uno piu' lento. Dopo 50' la stanchezza mi prende e decido che forse e' meglio smettere. Quindi eseguo 3/4 di allenamento e faccio 10 dei 12 km della tabella di Maestro One.
Domenica: la tabella dice 15-18 km di corsa media. Dopo aver dormito 3-4 ore (lavoro) parto che sono un misto di sonno e adrenalina. Giro di Tor Vergata, lo stesso di domenica scorsa, parto imballato, come al solito e arrivo alla prima fontanella (a quasi 7 km) in 30' 19" circa 10 secondi meno di domenica scorsa. Sono in attesa di crisi ma passo alla GS di passo lombardo in 54' 50" (12 km). Qui inizia la salita, due km con non molta pendenza ma continua e qui volutamente rallento il mio ritmo che riaccellero nel tratto successivo. Tempo finale 1h16'50" per 16 km di misto. Sono soddisfatto per due motivi. Primo: recupero le gambe dopo una giornata di riposo e nonostante la notte. Secondo: l'allenamento di Ugo sta sortendo i suoi effetti risveglia le mie gambe intorpidite dai lenti della tabella di Pizzolato. Ora settimana caratterizzata dal 5-4-3-2-1 e poi scarico. PADOVA ARRIVO!
domenica 13 aprile 2008
13 Aprile 2008: Correre una maratona.
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3 commenti:
Soffrire che brutto imperativo, io credevo fosse divertirsi prima di tutto, altrimenti e chi me lo fa fà come dite a roma di fare questo sport!!! AH AH AH... a parte gli scherzi, mi sto riprendendo in questi giorni, ho avuto un calo, direi dovuto alla rottura di....... allenarsi sempre da solo, rompe e come se rompe.....Forza padova per voi ormai è vicinissima quindi su, su, su che manca veramente poco!!!
Senza sofferenza non mi diverto, caro Marione, e tu dovresti saperlo altrimenti perche' una scelta estrema quale una 100 KM?
perchè Marione ha qualche rotella fuori posto ah ah ah :-) sofferenza e piaciere, un mix che si fondono insieme nel gesto primordiale della corsa.. no pain no gain
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