lunedì 30 luglio 2007

Settimana dal 30 Luglio al & Agosto

Dicci i tuoi allenamenti

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Maestro one, Pietrangeli, Ellery, il Bersagliere mazzoccato, Geronimo, Cobra, Mac Rooney, Candelabro, Sora Rosa, Karno, Mister X, Nutella, a'pupona divin codino, first lady, Villeneuve, Gianluca, Andrea, Ivana, Alessia, Regina,questi ipresenti ma so che tanti altri avrebbero voluto e se non fanno parte di questo elenco è solo perchè non sono proprio riusciti a liberarsi,per tutti e quindi anche per loro c'è un'altra data da concordare per ripetere questa esperienza verso la fine di agosto.
Ringrazio sinceramente tutti riconoscendomi come unico merito quello di avervi provocato qualche doloretto a fine allenamento.Ringrazio Teresa,Nando,Jackie ed Ivana per le belle parole spese per me ma le belle considarazioni si apprezzano e poi si ripongono in un cassetto,quello che rimane è la prova alla quale vi siete sottoposti ,le valutazione che ognuno di voi potrà trarre ed agli insegnamenti che da questa derivano.
la verità è che"un vero maestro non è un tizio che insegna qualcosa,bensì colui che ispira l'allievo a dare e cercare il meglio di se,per scoprire ciò che egli stesso ha appreso nel corso del tempo".
questa frase non è mia ma è questa la mia filosofia,potrei dire che che la mia filosofia di vita visto che risulta una sorta di vizio che applico con tutte le persone con cui vengo a contatto e che stimo.Anche domenica non c'era niente da insegnare ma solo una esperienza da cogliere nella sua essenza.esperienza fatta di salite e di discese,di differenza di lunghezza di passo o di appoggio a seconda della pendenza.di differenza di spinta da un fondo all'altro.la polvere come il fango o la sabbia attutiscono ma anche assorbono la nostra spinta.di lunghi fatti in riserva di zuccheri ed acqua.di adattamento.di preparazione e potenziamento muscolare senza o limitando i traumi articolari.di variazioni di velocità,di spinta senza risparmio.di verifiche o di incognite da districare.di scarpe e gambe e facce sporche ma anche di spazi aperti per la mente,di scenari mozzafiato e di riflessioni su ciò che il Grande Calogero ha definito come quel magico momento in cui"più niente e nessuno potrà impedire che l'impresa venga portata a termine".
Per tutti quell'attimo c'è,forse non è nello stesso riscontro cronometrico ma sono sicuro che tanto altro ancora c'è da scoprire per ognuno di voi e molti di voi che avranno la fortuna di accettare la sfida di domenica,capiranno,guardandosi indietro ed in basso dal decimo km perchè sono fortunati,capiranno un pò di più il nostro allenamento al vivaro e forse capiranno un pò più me ,il passatore e perchè il presidente vi dice:"se lo conosci lo......"

Anonimo ha detto...

Facciamo un pò di storia di questa corsa,La Speata.
Veterano di questa corsa ed a lui va riconosciuto il merito di averla fatta conoscere al resto del mondo è Mauro Risi,in arte Tapascione,Ezietto segna che ce manca.
Secoli fa in una di quelle estati calde come poche se ne ricordano Tapascion 1 mi raccontò di aver fatto questa gara e di essere rimasto affascinato dal senso di impresa che inevitabilmente suscita dopo l'arrivo e dalla spettacolarità del panorama.Mi parlò del dislivello e della pendenza un pò fuori di testa e la mia prima considerazione fu proprio quella di dire che solo uno un pò fuori come lui avrebbe potuto farla.
L'anno dopo rientrato il sabato notte da un viaggio all'estero, indovinate chi era pronto ai nastri di partenza?risposta: buona parte dell'odierna Running Evolution conpreso il sottoscritto;insieme a Mauro Risi altri due grandi del nostro tempo,
Mauro Ingretolli,Van Damme o anche l'uomo del Passatore in un mese, ed indovinate un pò Paolo Salma Belardinelli,uno che all'epoca correva la mezza sotto i 4' e che faceva maratone intorno alle 3 h,proprio lui legnò tutto il gruppo finendo mi pare intorno ad 1h e 4'.
Storia e percorso però ve li racconto dalla parte dei tre moschettieri che domenica prossima saranno ancora sul piede di guerra.
Al pronti via Tapascion parte come una pallottola,io invece cerco come sempre progressioni e parto più lento e regolare su un percorso che per il 1° km si presenta con una pendenza anche superiore al 20%.Van damme invece decide di camminare su quel primo tratto,ritenendo poco produttivo ed al contrario molto affaticante correre anche se piano.risultato al 3° km Tapascion 30 mt davanti a me e Van Damme 50 mt dietro di me.La strada si districa tra tornanti tipici di montagna e tratti dritti alberati di piante di noci ed ippocastani.Al 4° il trio era ricomposto ,a dimostrazione che non esiste una regola per il primo km,quello da infarto per intenderci,certo che vista la facilità di recupero mostrata nei nostri confronti da Van Damme dovremmo dire che camminare è la migliore cosa ma io suggerisco di fidarsi della sensazione che si percepisce.la pendenza a questo punto è molto più accettabile e questo un pò è dovuto all'effettivo livellamento del percorso ed un pò è dovuto all'adattamento ed al senso di benessere che si ha quando da pendenze ripide si passa a correre su angoli meno acuti.vegetazione e percorso si mantengono tali fino al 8°/9° km quando la salita diventa nettamente più dolce,le gambe sembrano volare.Rifornimento su una curva a gomito e qui il paesaggio cambia repentinamente diventando tipicamente montano con alberi sempreverdi di abeti e larici.filosofia del giorno tra i tre era la guerra di tutti contro tutti ed al 8° km infatti sferrai un attacco micidiale,mi girai verso di loro e gli dissi:se reggete questo arriviamo insieme.non mollarono neanche di un millimetro e proprio a quel decimo,quando la strada torna ad essere dritta e con una ritrovata e non sottovalutabile pendenza che decidiamo di arrivare insieme,tutti contenti ci apprestiamo a fare il nostro ultimo km,questo si che è molto duro ,quando Mauro Tapascione ci comunica: basta io mi fermo!all'unisono ci fermiamo pure io e Mauro van Damme,lui dice in perfetto francese "ME CHE CA....STAI A FA',io invece a braccia conserte in mezzo agli altri podisti che ci passavano accanto perplessi sul nostro grado di lucidità mentale gli dicevo:"se non ricominci a corre' nun me movo da qua"passarono buoni 30" secondi trattaviva molto animata prima di riprendere a correre quegli ultimi 1200 mt fatti di 400 mt circa con pendenza inpegnativa anche per i muscoli stanchi,altri 400 che sembrano portare al traguardo ma non è cosi,di leggera discesa, e traguardo posto su un altro piccolo strappo di 400 mt che sembra non finire mai,aspettate questo ultimo per dare fondo alle vostre energie ,vedrete che li molti non terranno la vostra progressione.
Il trio concluse con un onorevole 1h 07'30" che è rimasta anche la mia migliore prestazione su questa gara ma anche con uno di quei ricordi che cementano per sempre certe amicizie.
Buon divertimento e ci vediamo domenica.