domenica 23 marzo 2008

17 Marzo 2008: La mia RomaMarathon 2008

Ovvero storia di una Maratona vinta…a tavolino.
Giornata nervosa ieri, alle 8.00 la maggior parte dei neo-maratoneti della Running fibrillano, l’adrenalina galleggia sulla piazza del Celio. Non per me, per la prima volta affronto questa prova con allegria, sento di aver fatto tutto il possibile, e sento che sara’ una giornata bellissima.
Mi preparo con cura, troppe volte mi sono condizionato la vita per un piede che sanguina o per non aver messo abbastanza vasellina, strappo Teresa da Fausto e Fulvia, non li mollerebbe per nessuna ragione al mondo, un po’ brutalmente, ma e’ arrivata l’ora, cara Teresa, devi correre tu!

16 marzo 2008 h 9.00

Ci avviciniamo alle gabbie con calma, QUANTA GENTE!, delle parti piu’ disparate del mondo.
E’ ora di entrare, e mi ritrovo solo, un saluto a Alfredo e entro.
E’ il momento piu’ bello e emozionante un quarto d’ora che si dilata che vorresti non finisse mai…PAURA? Chissa’, e mentre te lo chiedi senti lo sparo e via! Primo punto fisso, a Via Petroselli c’e’ il Magnifico Presidente, mi aiuta saperlo li’. Lo chiamo facciamo un km o due insieme poi mi accorgo che portera’ un altro passo ma lo ringrazio comunque perche’ mi ha dato un grande aiuto in partenza. Vedo Andrea, in Viale Ostiense, 20 metri di fronte a me, ma non mi sogno di raggiungerlo lo vedo troppo brioso per me, ed e qui’ che incontro l’amico di una vita, amico d’infanzia e di maratona il destino dice che dobbiamo fare un altro pezzo di strada insieme. Roberto dell’Atletica Tusculum, altre maratone ci hanno visto vicini e quindi ci ritroviamo per una ventina di km, parliamo di tabelle esami e Zona e passiamo la mezza in tranquillita’ ma Roberto si capisce che soffre il mio ritmo e al 22° ci salutiamo, so’ che lo rovinerei a sforzarlo e vado via da solo, e qui’ comincia la mia Maratona. Fino al 34° e’ piacevole correre la mia preparazione ha fatto si’ che 34 km li faccia con tranquillita, passo al 35° in 3 ore e continuo tranquillo ma i Sanpietrini cominciano a infastidirmi sento che ogni piede messo in fallo mi stimola un inizio di crampi, molto probabilmente sto’ al limite e ogni passo sbagliato mi da’ dolore.


Ezio Maratona di Roma 2008

Il tratto di strada tra Piazza del Corso e Piazza Venezia e’ il piu’ brutto della Maratona di Roma, secondo me, Sanpietrini dissestati e salita mi fanno rallentare decisamente mi sembra di correre sulle uova, valuto ogni passo per cercare di lenire il dolore alle gambe e mi ritrovo a Piazza Venezia dove ritrovo l’asfalto e il coraggio. Nel frattempo ero stato sorpassato da Massimo Grossi che in poco tempo tira fuori dal cilindro una splendida maratona.
Bravo Massimo!
Imbocco la salita del Campidoglio e vedo di fronte a me Fulvia che termina il suo Lungo, e mi sento chiamare, e’ lei…Teresa che con la caparbieta’ data dalla voglia di finirla il prima possibile mi sorpassa e va’ verso il suo primo traguardo in Maratona, non ci sono parole sei FORTISSIMA, e cosi mi avvicino anche io a questo traguardo cosi’ voluto e cercato, un’anno di preparazione che non voglio rovinare pensando a tempi o altre diavolerie che arrovellano la nostra mente di runner.
Mi avvicino al Colosseo dove c’e’ Mauro Proietti che mi incita a accelerare. Sento all’arrivo il tifo del clan Graziani e dei miei familiari e finisco con gioia la mia prima VERA Maratona. Una maratona vinta a tavolino, dicevo all’inizio, si perche’ sarebbe stata difficile qualsiasi cosa senza la Zona, che in un anno, oltre il peso, mi ha fatto trovare energie nascoste chissa’ dove. Una menzione particolare per Mauro Ingretolli (fortissimo!), Jackie Lovari ( ma da dove ti viene tutta questa forza?) e Teresa per cui non ci sono piu’ aggettivi, il Pirata e Umberto che nella loro prima maratona esplodono con tempi da sogno. Ma una menzione va’ sicuramente per il mio dirimpettaio che fa’ una maratona preparata in poco tempo e di cui non e’ innamorato ma non per questo meno sofferta e piu’ meritevole di un grande applauso.
E ora?...................
Ciao Ezio

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