domenica 4 novembre 2007

Prima "Ecologica"

Bacheca al Vivaro

Grande successo di partecipanti alla prima "Ecologica" giornata dedicata alla corsa nei boschi del Vivaro dove Getullio ci ha accompagnato da buon padrone di casa.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti.
Numerosi i partenti tra i quali: Io, Ugo, Lady Nutella, Ken, Ros, Max; M3, Il corsaro, Angelo Marzella, Getullio, Pummidoro, Paolo Belardinelli, Carlo Citerei, Enzo Cavassini,Roberto Cesaroni, Agostino Cesali, Giuseppe Scuderi etc. etc.
Vi consigliamo di non perdere le prossime edizioni dell'Ecologica...non vi dico di piu' !!!


Fausto

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Ezio anche se ultimo , c'ero anch 'io

Anonimo ha detto...

Giuseppe forse sarai arrivato "ultimo", come dici tu, ma stai tranquillo che per tutti eri il primo da considerare per la compagnia.

Ezio ha detto...

Scusa ma ero certo che qualcuno me lo sarei dimenticato e mi sono dimenticato Er Mejo.

Anonimo ha detto...

E' domenica non è prevista nessuna gara evviva si dorme!Macchè non ci pensate proprio appuntamento alle 8.00 a Villa Torlonia tutto o quasi il popolo orange è li che si allena.
Io ed il pirata arriviamo in ritardo (8.15) ed il gruppo è già partito destinazione: boh!!!Iniziamo a correre per "riagguantarli" e dopo qualche minuto riusciamo a raggiungerli potremmo già tornare indietro vista la "velocità di crociera "ma invece da bravi runners decidiamo di proseguire. L'allenamento è appena iniziato e la salita è la nostra prima amica.Ci salutiamo e tra un sorriso e l'altro ognuno corre tenendo il proprio ritmo perchè il bello deve ancora arrivare.
Corriamo per strada per il primo tratto e poi ci buttiamo nel bosco dove ci attende un un tappeto di foglie che ci farà da guida per tutto il percorso.Salite, salite ancora salite...ma quando arriva la discesa!??Più corro e piu mi accorgo di quanto mi piaccia farlo in questi posti perchè la mia mente viaggia e le mie gambe vanno senza controllo.Mi sento un pò libellula come dice il mio amico Mario ed i cambi di passo mi fanno capire quanto io sia "diversa" sia fisicamente perchè con qualche kg in meno sono decisamente più leggera ma soprattutto nella mente.
Corriamo per circa due ore e alla fine mi sento bene e felice di far parte di questo splendido gruppo.
Grazie a tutti voi, sieti meravigliosi.
Teresa

Anonimo ha detto...

Per me non è stato un allenamento, rientrare dopo un mese di attività ridotta a causa dei un'infiammazione dei tendini di achille, è stata un vera fatica. Sono partito alla grande, per i primi 15 km non ho faticato,ma dopo ho pagato "dazio" pensate che ho faticato in discesa. Comunque nonostante la fatica sono pronto a rifare il giro, correrre insieme con gli amici è sempre bello. Alla prossima.
Angelo

Unknown ha detto...

Una splendida giornata anche per me, un occasione per stare insieme, giornata inaspettata e quindi, se possibile,ancora più bella.
La ricorderò per molto tempo e quindi grazie all'organizzatore.
A presto
Massimiliano

Anonimo ha detto...

Ringrazio particolarmente i miei cari amici Max e Frank che mi hanno aiutato a fare 20 km . Anche Ezio si fermava spesso per vedere a che punto ero .

Grazie

Anonimo ha detto...

scusate ho dimenticato il nome

Ezio ha detto...

Grazie a tutti per aver accettato l'invito mio e di Ugo a questa domenica insieme. Io amo correre cosi' la domenica mattina e quindi per me sara' un piacere , se gli impegni della Societa' lo permetteranno, riorganizzare quella che Getullio ha denominato "Ecologica", una giornata di amicizia, corsa insieme e natura.Del gruppo c'e' poco da dire ormai, i meccanismi sono ben oliati e basta uno stimolo che un numero sempre maggiore di persone accorre..."a corre" (Grazie sempre Preside').
Domenica Mezza di Civitavecchia...che a qualcuno serva sta domenica con "Ecologica"?
Ciao Ezio

Anonimo ha detto...

In ritardo ma continuare a sottolineare certe Domeniche equivale a confermare un entusiasmo per questo modo tutto RE di fare Corsa.
Correre attraverso i raggi filtrati dagli alberi spogli,gustare i profumi del bosco del primo mattino,lasciare la propria impronta su un tappeto di foglie stanche ma ancora ricche di energia da assorbire ed immergersi nel dipinto autunnale di tenui colori pastello, si può solo descrivere.Cercare di spiegare i perchè di questa scelta non avrebbe senso,la passione nella vita si "descrive" e non si "giustifica",quando poi ti accorgi che il tuo segreto è condiviso e passa attraverso gli occhi di altri allora significa che la strada su cui corriamo è quella giusta.
Grazie veramente a tutti quelli che hanno partecipato ed agli altri diciamo, alla prossima.

Anonimo ha detto...

Ezio hai visto???su 'sta 20 sei arrivato 21' prima,poi dimme che non te faccio mai vince!

Ezio ha detto...

Presentati caro Anonimo o segnati con noi, li prenderemo noi i tuoi tempi. A meno che non hai scritto perche' ti sei innamorato del Presidente...allora cambia tutto!!! Un saluto anche a te.

Ezio ha detto...

Ugo, la bellezza del luogo, che tu tanto bene descrivi, e la sorpresa della presenza all'appuntamento di tanti amici Orange e non,mi hanno dato una carica e una soddisfazione...
Unico neo della giornata....ma si' te lo scrivo, o almeno ce provo, in frascatano, cosi...tra amici con affetto, nella settimana dedicata agli Gnoranti:

Dau’ paese dei zambamberi
_________________________

Domenica vaio n’villa Torlonia pe famme na
corsetta n’sieme a du’ amici,
quanno me s’avvicina unu e me fa’…
”u’ sete pagatu u’ bijetto ?”
e continua…
” O sapete che ce vo’ u’ passaporto pe’ veni’ n’villa”

M’e’ cascatu u munnu addossu, nun me ce capacito…
A’ mente m’e’ cominciata a vola’ all’indietro
a quanno la Villa nun era cosi curata e ‘e vie
nun erenu cosi’ lisce,
eranu tutte piene de bbozzi e piu’ che n’ 10000
potivi fatte n’3000 siepi
tra pozzanghere e ostacoli…

Tenevo sett’ottanni quanno madrima me
comincio’ a ffa allontana’ da sotto casa,
abbitevo a Via Matteotti, e cosi d’estate
quale postu piu’ bbellu e sicuru che a’ villa.

Partevamo ae’ otto co’u pallone sott’anbracciu, io Claudio, Mauro, Roberto, Cecco e quadun’atru.
U tempu de arriva’ au’ campittu,
u’ primu,che era tuttu de terra, se faceva a’ conta,
se sceglivenu ‘e squadre e via…comincevamo a’ gioca’.

A mezzogiorno e mezzu se accorgevamo che avevamo giocatu pe’ tutta a mattinata…eravamo zzuzzi da mori’, a’ polvere c’era entrata pure dentr’ae recchie e,
arrivati a casa,t’aspetteva la solita tiritera…
” vidi comme te si ridotto…guarda sse scarpe che ‘e si rotte”.
E u’ doppupranzo se ricominceva.

Passenu l’anni , qua’ vota, u’ pallone cominciemo a lasciallu a casa… ce stanno lle ragazzette
che semo conosciutu au catechismo ...
Quante n’hannu viste ste panchine…i primi bbaci so’ stati qua ssopra…le panchine erenu verdi e tutte sganganate ma per lo scopo erenu commodissime.

A’ paura de esse visti da quadunu che te conosceva…
”e se lo sa madrima?” te diceva essa
“ ma nun te preoccupa’ che nun ce vede nisunu”…risponnivi tu.

Poi ce steva u’ boschittu e a qui tempi era tuttu n’fittume d’erba che nascondeva cose nnominabili…
Morris smonteva tutte ‘e lampadine de’e funtane n’sieme au Topo e estate dopu estate qua ce semo passati i
“ mejo anni della nostra vita”

Se po’ anche di’ che ce semo nati cresciuti e pasciuti n’villa.
Io amico caro ce lo posso puro paga u’ bijetto pe’ entra’ n’villa li vale tutti li sordi che me chiedi.
Ma tu che ne vo’ sape…amico mio se ne vieni
dau paese dei zambamberi ?

Ezio

Anonimo ha detto...

Bella E',bella,bella,bella macchè ne vonno sape',lo riletta armeno tre vorte e poi me so dovuto ferma' p'er magone o pu magone, come s'azzenna 'n frascatano.
Tu t'u ricordi eravamo de 2 anni diversi, er tempo der carcietto,ma quale carcietto,"a ma' vado a gioca a pallone","si ma guarda che tra un'ora devi da sta qua',devi fa i compiti e poi nun suda',nun corre e nun te fa male", io l'ho passato alle Scole Pie, poi so cominciato a gioca' a "pallaaccanestro"e daje e daje so arrivate e regazzette e allora li viaggi su que panchine "verdi"....
Me ricordo l'orari,già a seconda dell'ora ce trovevi n'amico diverso,facevamo sempre finta de nun riconoscece,l'orari erano diversi perchè c'era na regazzetta che poteva uscì fino ae 6, una fino ae 6 e mezza ,una ae sette.Io l'orari li conoscevo tutti,armeno quelli der martedì e der giovedì,unici giorni che nun m'allenavo,perchè mi padre, siccome faceva u dottore ,prima de e 8 nun me poteva passa a prende e siccome a pallaaccanestro li turni delle femmine erano diversi se faceva quello che se poteva,ne riportavi una sotto ar portone de casa e poi ariannavi a prende quell'artra che tutta nmprofumata, aveva appena finito l'allenamento.
So passati un pò de anni E' ma in fondo in "Villa" tra ricordi e corsa non abbiamo mai smesso di andarci.Mia madre non mi dice più non sudare,si vede che si è un pò rassegnata però ad ogni corsa che faccio continua a dirmi: "nun te fa male, fa attenzione che nun sei più un ragazzino e soprattutto...VAI PIANO!.....ed io l'accontento!
Grazie Ezio, Grazie davvero e non te ne avere se oggi della Villa reclamano il possesso persone che non hanno mai conosciuto le panchine verdi,ascoltarti è stato veramente come rivivere e mi sono reso conto che ho ancora voglia di "giocare in villa".

giampytec ha detto...

Non c'ero..anche se vi guardavo dalla foto che ha messo Ezio in copertina! Gli assenti hanno sempre torto ma io ero impegnato in una mezza in Liguria dai parenti e amici. So però quale emozione si può trovare nel partire in gruppo dalla Villa e ritrovarsi al Vivaro e poi ritornare indietro, l'ho fatto pure io e spero presto di rifarlo.
La cosa che mi colpisce di più però è sempre la voglia di stare assieme e il divertimento che si crea. Siamo con età differenti, veniamo da paesi diversi ma quello spirito Orange che ci unisce è un sentimento di appartenenza vero. Non abbiano più 12 anni età in cui per sentirci forti dobbiamo fare branco, siamo gente adulta e ci siamo scelti tra di noi perchè ci piace stare insieme e guardare con occhi molto simili quello che ci circonda. La Villa è patrimonio di tutti, sopratutto di chi sa apprezzarla e non la lascia allo sfascio e in balia di ubriaconi. L'appartenenza e il senso civico non si misura con la carta d'identità ma con la propria coscienza. Racconta bene Ezio nella sua bellissima poesia come soltanto chi ha vissuto certe cose può capire quanto valore può avere un semplice giardino. Le battute lasciamole a chi non riesce a capire che si vive solo una volta e in quella volta bisogna cercare di stare il meglio possibile
..sopratutto con se stessi!
Ciao e a presto da Giampy.

Ezio ha detto...

Attentu a parla' de regazzette che se lo legge Jackie e lo traduce a' prossima maratona te da' mezzora de distacco.

Ezio ha detto...

Caru Ugo,me te ricordo, me te ricordo a Pallaacanestro annavi co' l'atru fenomeno de cugginemu Sarvatore, n'atru bbonu comme ti, venevo u sabato doppupranzo a fa' tifo dai Scolopi, bellu esempio che eravate, mii sete m'parati tutti i trucchi...a mi me piaceva a' Pallavvolo e bazzichevo ae salette dietro a San Pietro, quanno faceva friddu, Don Costantino era n'munellu e u' semo fattu diventa' mattu su pe' lle scale mmucchiati n'maschiu na femmina n'maschiu (organizzemise pero'...). Da piedi nel sotto scala ci steva n'gruppu che soneva o erenu sonati n'se capisceva bene, facivenu in continuazione "Samba pa ti'" pe' i misi sani...nun ce fusse venuta na vorta bbene...
Nui giochevamo a pinghe ponghe o a bijardino e proggettavamo macchine assurde coj motori dee lavatrici o slittini speciali pe' quanno nevicheva. Il massimo dell'elettronica era u' flipper da Podio n'piazza e u' jubbozz coi pooh che ce steva vicinu. Dall'altra parte de'a piazza ce stivenu i Glicini coll'Arancia Meccanica e Cocciano n'do abbito mo' era fori dai confini nazionali. A' domenica a' partita se senteva co'a radiolina e n'par de vorte, da munellu, m'hanno pure mannato n'colonia co'i preti a Torvaianica e tantu pure lla ce stivenu sempre i stessi e quindi pallone sotto anbracciu testa bassa e curre. Era mejo se nun me stuzzichivi Ugo...

Anonimo ha detto...

Ragazzi, vi state scatenando in dialetto!! Guardate che se inizio io... Vabbe' lasciamo perdere, bravo, bravissimo Ezio a rinverdire i tempi andati e... se a volte qualcuno fa la pipì fuori dal vasetto, non te ne avere a male; come disse Virgilio a Dante "non ti curar di loro, ma guarda e passa!"

Anonimo ha detto...

me stete a fa mori..tengo 27 anni ma ste cose e so fotte pure io ,..e forse e' stata l 'ultima generazione ..visto che proprio ieri passanno davanti au campittu de scole pie me piagneva u core a vede i fiori a postu de porte.

Ezio ha detto...

Bravu Stefano fiju de Pummido', tante voti se scordemo che ste cose so' sempre successe e sempre succederannu...o forse se 'lludemo che i mejo anni i semo vissuti nui...