mercoledì 29 agosto 2007

Realta' o sogno? di Nando Carnevali

Realtà …o…sogno:
Veltroni ha chiamato, ed io…ho accettato…
se il sogno si avvererà…, un runner orange ..nel PD emergerà….


Grazie alla nostra R.E., alla corsa in ogni luogo e agli scritti pubblicati sul sito, ed in particolar modo, in occasione della Race for the cure, giorno in cui, Franco il magro mi ha presentato, personalmente, il sindaco Veltroni, testimonial della prestigiosa gara, il quale, cultore ed estimatore a 360 gradi delle arti e sport in genere, mi voleva conoscere, per congratularsi con me, per le varie storie lette sul nostro sito ed anche per la crescita sportiva della nostra giovane società orange. Antonio Coronoa’s flash, in agguato, ci ha subito immortalato, e, poi, guardando bene la foto, (v.f) io sembro il cantante folk Josè Feliciano e Walter un bambinone buono pronto per andare a passeggio o all’asilo, e, pensare che, oltre che ottimo sindaco di Roma, presto sarà anche il leader della svolta, nel grande partito PD. Miraggio o sogno…, realtà, perché quella mattina di maggio, Walter, nel presentarci, ha voluto conoscere qualche dettaglio veloce su di me, ma, siccome la partenza della gara imcombeva, lusingato e confuso, l’ho ringraziato, lasciandogli al volo il mio numero di cellulare. Io non sono un rabdomante, ma nella vita, come nella corsa, non mi creo scrupoli troppo riflessivi e frenanti, nell’affrontare una qualsiasi situazione, agisco istintivamente sempre con la massima spontaneità. Sembra quasi un’irrealtà, ma questa mattina, mentre ero in vigna, a selezionare i kiwi, test eccezionale, dopo qualche ora, per sondare la psiche di ognuno di noi, sono sicuro che questo metodo sarebbe stato approvato ed omologato, anche da un “contemporaneo Freud”…all’improvviso squilla il telefonino, e, un po’ distratto e confuso, da quel rompicapo di lavoro, ho pensato..sarà Sidney per il cappuccino al bar, invece, una voce sconosciuta, mi annuncia di essere il segretario personale di Veltroni, all’impatto, quasi esterrefatto, ho pensato fosse uno scherzo di qualcuno…siccome si dice, che chi la fà, l’aspetti.., invece poi, una voce calda mi dice di essere Veltroni, il sindaco di Roma e, che ricordandosi di me, in occasione della Race for the cure, mi voleva invitare a tenermi pronto per un’eventuale candidatura, nelle liste locali, delle primarie di ottobre del PD, in quanto, prese informazioni, mi riteneva, per il trascorso lavorativo e sociale, e per il presente una persona, non politica, idonea, da prendere in considerazione nel quadro della società italiana. Io sgomento, quasi paralizzato, mi tengo su, appongiandomi con una mano ad un palo nei paraggi e, poi un po’ sbigottito, ma lusingato, replico..mi piacerebbe..sono disponibile, ho molto tempo…insomma accetto a mò di “subprime”, come una nuova ed interesaante sfida della mia vita, lui contento ha preso nota e ci siamo lasciati amichevolmente, coll’intento di risentirci e rivederci di persona al più presto. Immediatamente, quasi paralizzato, dall’emozione del fatto inusuale, chiamo immediatamente Sidney e poi successivamente i miei figli, per riferirloro il grande evento…quasi nessuno, al momento, mi ha creduto, sarà stato uno scherzo di qualcuno, replicano, tutti San Tommaso, ma in futuro si ricrederanno, comunque l’importante è che ci creda io…ho passato una bella mattinata per questo evento, sperando che si avveri… nella vita di certo c’è solo una cosa….il suo numero telefonico è registrato. Il fascino del correre e poi scrivere, mi ha portato a questa bellissima “favola”…a pensarci, quasi irreale…in una caldissima ed afosissima mattinata di fine agosto…nel segno del Leone…

ego sum it…



Nando Carnevali

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Nando ti ricordo che per prendere determinate iniziative ti è necessario inoltrare domanda in carta semplice alla segreteria personale del presidente,della Running naturalmente.Se questa tua scelta politica dovesse poi influenzare negativamente il tuo rendimento agonistico nella società o ancor peggio condizionare privando tutto l'insieme dei tuoi ammiratori degli illuminanti quanto irrinunciabili resoconti,bene,sappi che ostggerò con ogni mezzo consentito ,legale e non, qualsiasi forma di distrazione dalla tua ormai beatificata missione.All'epoca abbandonasti la bicicletta a favore delle scarpette,hai voluto le scarpette? "Mo cori".Attendiamo rassicurazioni.

TAPASCIONE ha detto...

Benternato Nando,ed auguri per il tuo infortunio,se per caso non va in porto la canditatura con ON.Veltroni,ho in serbo,l'alternativa,parlando con l'amico Magro Franco,il quale mi ha ripromesso,che alla prossima Race of the Cure,ti farà,conoscere personalmente l'on.Fini o in alternativa Silvio.
Colgo l'occasione per fare un grossissimo augurio, di in bocca al lupo,al"MAESTRO ONE",che Domenica ,in Val di Fiemme,si cimenterà, in una dura prova per il Campionato Mondiale di Medici Odontoiatrici,forza Ugo,e naturalmente Forza Jeki.

Anonimo ha detto...

Arriviamo in Val di Fiemme su strade fiancheggiate da immense coltivazioni di mele, lasciando una temperatura di 34° e trovando 15°, un clima decisamente fresco e asciutto; a me che non sopporto il caldo sembra di rinascere mentre Ugo ha un po’ di difficoltà ad adattarsi. Sono stata in Trentino alto Adige da ragazzina e qualche anno più tardi e avevo dimenticato la sensazione di entrare in un altro mondo che si prova quando si arriva lì. Verde sterminato, cielo di un azzurro incredibile che fa da sfondo a montagne che sembrano finte per quanto sono belle, torrenti che scorrono ovunque, sembra uno di quei disegni che ogni tanto fa mia figlia, incredibile, ci sono dei panorami bellissimi e l’idea di correre lì ti stimola veramente.
Con il Camper arriviamo a Predazzo che si trova a 1018 metri di altitudine ed è tappa intermedia della Marcialonga; un paese perfettamente pulito, ordinato e curato, le case sono piene di fiori, le aiuole e i giardini colorano le strade ovunque. Qui ci sono un parco naturale, due chiesette alpine, un museo storico dedicato alla guardia di finanza e il famoso centro del salto dove ci sono i trampolini per lo sci invernale e la funivia che porta più su. Qui andremo a ritirare i pettorali per la gara. Ci sistemiamo in un campeggio a 2 km da Predazzo e anche qui scopriamo un mondo meraviglioso da vedere ma perfetto anche per correre; ci sono sentieri ovunque, alcuni si inerpicano in salita, altri sono più morbidi e ti portano ai lati del torrente, tutti e due abbiamo fatto una sgambettata il venerdì mattina e abbiamo corso con il rumore dell’acqua, immersi nella natura, Ugo ha anche incontrato un’aquila reale.
Sabato pomeriggio andiamo al centro del salto, ritiriamo il pettorale e il pacco gara che per la modesta cifra di 16 euro include un orologio, un paio di calzini, un kg di pasta, un kit per la pulizia dei denti con spazzolino, dentifricio, collutorio (la Marcialonga è campionato mondiale per i medici e gli odontoiatri), una canotta tecnica per correre che ci permettono anche di indossare per scegliere la misura giusta. Il centro sportivo è grande, giriamo e ci guardiamo intorno, scopriamo che c’è una conferenza all’aperto sullo sport come elemento di crescita e formazione per i giovani, alla quale prendono parte il campione di ciclismo Francesco Moser e Dan Peterson. Non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione! Riusciamo a fotografarli ed a ottenere le loro firme sul nostro libretto della Running. Lasciamo Chiara in un laboratorio per i bambini che qui possono disegnare, colorare e costruire dei simpatici pupazzetti con l’ aiuto di giovani assistenti che non si muovono da lì tutto il giorno ma per i bambini ci sono in giro anche gonfiabili e giochi vari e noi entriamo in una sorta di tendone dove è stato allestito un laboratorio medico pieno di macchinari, cyclettes e tapis roulant, qui facciamo la conoscenza del Medico responsabile della struttura che è anche il medico della nazionale italiana di sci di fondo e dei suoi collaboratori e scopriamo che , se vogliamo, possiamo sottoporci a diversi test, la soglia di Conconi, il consumo di ossigeno e altri ancora, è un servizio offerto a tutti i visitatori. C’è un bar tavola calda dove si può mangiare e insomma passiamo gran parte della giornata lì, ci sono anche stand che vendono scarpe, indumenti sportivi, integratori.
Torniamo al campeggio, abbiamo bisogno di riposarci, il giorno dopo lasciamo Chiara ai nonni che erano già da una settimana in villeggiatura a Predazzo con un gruppo di amici e con un autobus di linea carico di atleti arriviamo a Moena dove è situata la partenza della gara, in una piana da dove parte anche la marcialonga invernale dello sci di Fondo (questa infatti non è altro che la versione podistica della più famosa gara invernale di sci e c’è anche una versione ciclistica a giugno). Ci prepariamo e intuiamo che la qualità atletica dei partecipanti qui è molto alta, sono in gran parte trentini che sono abituati alla corsa in montagna e noti che hanno tutti, uomini e donne, un gran fisico (nelle nostre gare in genere vedi di tutto); ci sentiamo dei veri tapascioni ma con la nostra canotta orange ci avviamo orgogliosi alla partenza dove c’è già schierato il solito plotone di atleti keniani. Ci sono circa 1300 iscritti, credo che questa gara sia un po’ la Roma-Ostia del Nord italia, lì è molto pubblicizzata, c’è un elicottero sopra le nostre teste che effettua le riprese per Rai sport Sat e che ci seguirà per un bel po’ di km. Partiamo, il percorso iniziale è veramente difficile e nervoso, su sterrato, stretto con tante curve, c’è fango in alcuni punti ma, pensate, troviamo della segatura sparsa per terra subito dopo, non si riesce a correre granchè, non c’è lo spazio per superare chi va più piano poi però si passa dentro Predazzo e subito dopo il percorso si apre su vallate sterminate, si corre in mezzo a prati immensi, a fianco del torrente, si passa per piccoli paesi dove la gente ti fa un tifo incredibile, ci sono signore che hanno improvvisato dei tavolini ai bordi del percorso e ti offrono del caffè caldo, i ristori sono frequenti con acqua, tè, bevande saline, ci sono anche gli spugnaggi sebbene non faccia davvero caldo e ci sono bambini pronti a raccogliere i bicchieri e le bottigliette lanciate a terra in enormi sacchi neri. Quando torneremo sulla via del ritorno sarà già tutto pulito per le strade.
La gara è più dura di quel che ci aspettassimo, c’è il chip che rileva il passaggio alla mezza maratona ma si comincia a salire già dal 20° km. E la salita ti accompagnerà fino al traguardo dei 24,120 km posto a Cavalese. In questi 4 km di salita le gambe non mi assistono più, Ugo invece che alla mezza maratona ha un vantaggio di 35 secondi (passiamo in 1h31’50” lui, 1h32’25 io) prende il volo proprio in salita e non lo vedo più. Pensate che sulla classifica ufficiale che troveremo già affissa all’arrivo c’è segnalato il tempo impiegato dai 21,097 km al traguardo e quindi ci si rende conto di come si è affrontata la salita. Osserviamo di non essere andati proprio male in salita, in fondo siamo due romani che correvano in mezzo ai montanari, io diciamo che non sono andata peggio di tanti trentini che correvano intorno a me ma quella bestia di Ugo addirittura ne ha superati tanti!!( ah, benedetti allenamenti al Vivaro!). All’ arrivo troviamo un’ abbondanza di ristori, ritroviamo le sacche con gli indumenti per cambiarci che avevamo lasciato nei furgoni alla partenza disposti in ordine crescente di pettorale e leggiamo le classifiche, non male, Ugo si piazza 311° su 1300 circa arrivati con il tempo di 1h47’49”, 16° su 77 medici e io 23° su 200 donne circa con il tempo di 1h 49’09”.Ci sono anche le province di provenienza degli atleti, i romani sono 6 in tutto! Incontro Monica Carlin, la campionessa di ultramaratona, vincitrice anche della Marcialonga e mi faccio fare una foto con lei, scopro che la sua partecipazione a questa gara era semplicemente un allenamento visto che sabato 8 settembre disputerà il mondiale dei 100 km in Olanda. Questa ragazza è un vero fenomeno e sono felice di avere una fotografia con lei!
Insomma, esperienza davvero positiva, speriamo di ripeterla in compagnia e di essere più numerosi, ne vale la pena, l’ideale sarebbe abbinare una vacanza alla gara che il prossimo anno si disputerà il 7 settembre.
Tornati a Roma domenica sera, il mercoledì successivo troviamo nella cassetta della posta due quotidiani dell’Adige con un articolo sulla gara e con tutta la classifica pubblicata, che organizzazione! Sfogliando il giornale scopriamo che un po’ di tempo prima della Marcialonga si è disputata anche la “Magnalonga” passeggiata di diversi km su un percorso dove si cammina e “se magnano” i prodotti locali offerti su tavoli posti sul percorso. Insomma, per chi non volesse faticare ci sono tante alternative, scherzi a parte, ho rivalutato la montagna che consideravo sempre un po’ noiosa mentre invece ci sono tantissime attività per tutti e poi, volete mettere, un bel po’ di allenamento d’altura in paesaggi meravigliosi, come ci farebbe bene!!!
Un abbraccio a tutti!
Jackie.