Ciao a tutti, sono ormai diventata un'assidua frequentatrice del sito, se non scrivo qualcosa mi sento male... quindi eccomi qui a raccontare la giornata di ieri.Dopo la Speata forse era il caso di prendersi un giorno di relax ed invece io e Divin Codino decidiamo di correre. Ci diamo il solito appuntamento alle 19.30 davanti al palazzetto, anche se a dire la verità non è che abbia tutta questa voglia però credo che se dovessi rinunciare tutte le volte che non ho voglia non vivrei più!!Corriamo molto lentamente e facciamo il solito giro del Trofeo Pallavicini corriamo per 1h e parliamo quasi tutto il tempo.Alla fine facciamo il solito allungamento e ci salutiamo.Un' altra giornata è trascorsa in compagnia di persone amiche e della ormai sempre più presente passione:la corsa. Vi abbraccio tutti e spero di vedervi presto magari corriamo anche insieme...
Analisi di una corsa perfetta Diamo finalmente conto di alcuni dettagli e particolari colti tra le righe di questa corsa che può sembrare inutile o esagerata ed invece si rivela ,a coloro che la affrontano ,in tutta la sua bellezza e tutto il suo valore agonistico ed aducativo. Pensate che io considero questa gara ,per gli amatori ,una tappa di riferimento assoluto.Lo è per il podista evoluto,lo è per coloro che ricominciano a correre e preparano le fatiche dell'autunno,lo è per coloro che non hanno smesso e cercano una severa valutazione del proprio stato di forma.Lo è anche per tutti quei podisti neofiti che non si sono ancora cimentati in "corse verifica di se stessi" e che con la Speata possono per la prima volta spingersi in quel mondo di classiche un pò estreme ,un po romantiche ed un pò "esame" che proiettano oltre il muro,oltre quel limite che per tutti è scritto ma che per tutti non si sa dove sia. Ivana,Teresa,Alessandra o Alessandro potrebbero essere semplicente dei nomi ed invece sono storie di piccoli e forse insignificanti traguardi agli occhi degli altri ma che fanno la differenza tra ciò che si era e ciò che si è,tra ciò che si è detto e cio che si e fatto. Innanzi tutto chiariamo,chi è che va forte alla Speata,sicuramente i leggeri,quelli che scorrono in salita e non si arrampicano a salti o struciano le loro gambe,Angelo Jesus o il cobra o antonio mister X o ancora Franco l'amico magro.Un valido compromesso è rappresentato da coloro,ai quali appartengo,che fanno del collinare la loro filosofia di allenamento.ciccioni di natura ma tenaci e quasi persecutori di se stessi nel gestire allenamenti e gare.Ma anche qui esistono tante variabili ed io e Mauro Van Damme ne siamo la conferma.Per me vale la regola dell'ex quattrocentometrista veloce ed ancora dinamico ma che altrettanto velocemente produce lattato e quindi va in crisi quando i ritmi veloci sono troppo prolungati.Per Mauro l'handycap è rappresentato dalla massa muscolare,forse meno esplosivo e dinamico ma in termini di produzione di lattato se ne parla dopo ore,la regolarità ed il ritmo sono il loro forte.Ognuno di noi dovrà dirigere il proprio allenamento per la Speata ,come per le altre, in funzione di quelli che sono i propri limiti che solo se "ripetutamente"affrontati potranno essere superati. Diversa è la storia del cobra e del Megapresidente,a dire il vero non c'era storia,considerando il diverso calibro,l'unica possibilità di salvarsi per il nostro Duce era data da qualche discesa,ma non mi risulta che ne avessero inserite durante la notte,o da qualche collinare in più che molto opportunamente il nostro presidente ha furbescamente snobbato.Discorso ancora diverso per quelle persone che avrebbero potuto dare qualcosa in più ma che sprovviste di riferimento hanno dovuto dare alla gara una interpretazione personale, sicuramente difficile vista la quasi impossibile sovrapponibilità con altre di questa scalata.Un esempio per tutti Teresa.Esempio in negativo o in positivo,decidete voi,il podista spesso rassegnato che è colui che ha i mezzi ma non ne vuole proprio sapere di faticare e che partecipa per dire io c'ero,uno su tutti Tapascion One,lui sa ed io pure quanti ne avrebbe potuti purgare eppure è li a mezza classifica,senza acuti forse ma certamente ad aggiungere un bel ricordo.Non dimentichiamolo se quel 5 qgosto del 2007 c'erano 30 persone lo dobbiamo a lui. Vi è poi tutta quella schiera di persone che dalla Speata cercano lo slancio per ricominciare a correre velocemente o più semplicemente ad allenarsi con intensità e regolarità.la Speata aumenta l'autostima e basta tornare in navetta a ritroso sul traguardo per capire che ciò che si è percorso non è una distanza ma che quei tornanti sospesi nel vuoto misurano il salto che si è compiuto nella considerazione di se stessi.Luigi il bersagliere migliora di 4' minuti insieme a Massimo,mi chiedo,il giorno in cui volessero fare sul serio dove arriverebbero,a quanti come loro potrei dire :e daje e su. Altra categoria quella dei rientri,Umberto e Stefano pirata,prendete coscienza che la Speata non è cosa da tutti e che la seconda volta che si fa sai già tante cose in più della vita da podista,per voi oltre che al rientro era anche la prima volta. Franco Scaramella non mi cambia ritmo,tu che sei uno dei miei discepoli predestinati insieme a tutti quelli della categoria piede pesante ,siete condannati a correre con me al Vivaro per i prossimi 10 anni. Altro discorso per Jackie,meno brillante e dinamica che al solito ma lei d'estate......da lei non ci si poteva aspettare il solito podio ma addirittura considerare deludente una prova nella quale hai dato la mancia di oltre 1' al nostro sovrano mi sembra offensivo per tutti oltre che naturalmente per lui,crimine di lesa maestà. Ultima riflessione è per il nostro top al compleanno:ma lo sai quanto ti farebbero volare certi allenamenti se fatti con più frequenza? Rinnovo i miei complimenti a tutti ed in special modo a coloro che come Fulvia hanno saputo cambiare con determinazione e costanza le regole del gioco e che da un bel pò di tempo e per molto altro tempo ancora si rimetteranno in ballo scommettendo su se stessi considerando tutto possibile quando si ha carattere e coraggio.Per voi e per tutti coloro che hanno fatto la Speata il PASSATORE è più vicino. Arrivederci ad Arce!
2 commenti:
Ciao a tutti, sono ormai diventata un'assidua frequentatrice del sito, se non scrivo qualcosa mi sento male... quindi eccomi qui a raccontare la giornata di ieri.Dopo la Speata forse era il caso di prendersi un giorno di relax ed invece io e Divin Codino decidiamo di correre. Ci diamo il solito appuntamento alle 19.30 davanti al palazzetto, anche se a dire la verità non è che abbia tutta questa voglia però credo che se dovessi rinunciare tutte le volte che non ho voglia non vivrei più!!Corriamo molto lentamente e facciamo il solito giro del Trofeo Pallavicini corriamo per 1h e parliamo quasi tutto il tempo.Alla fine facciamo il solito allungamento e ci salutiamo.Un' altra giornata è trascorsa in compagnia di persone amiche e della ormai sempre più presente passione:la corsa.
Vi abbraccio tutti e spero di vedervi presto magari corriamo anche insieme...
Analisi di una corsa perfetta
Diamo finalmente conto di alcuni dettagli e particolari colti tra le righe di questa corsa che può sembrare inutile o esagerata ed invece si rivela ,a coloro che la affrontano ,in tutta la sua bellezza e tutto il suo valore agonistico ed aducativo.
Pensate che io considero questa gara ,per gli amatori ,una tappa di riferimento assoluto.Lo è per il podista evoluto,lo è per coloro che ricominciano a correre e preparano le fatiche dell'autunno,lo è per coloro che non hanno smesso e cercano una severa valutazione del proprio stato di forma.Lo è anche per tutti quei podisti neofiti che non si sono ancora cimentati in "corse verifica di se stessi" e che con la Speata possono per la prima volta spingersi in quel mondo di classiche un pò estreme ,un po romantiche ed un pò "esame" che proiettano oltre il muro,oltre quel limite che per tutti è scritto ma che per tutti non si sa dove sia.
Ivana,Teresa,Alessandra o Alessandro potrebbero essere semplicente dei nomi ed invece sono storie di piccoli e forse insignificanti traguardi agli occhi degli altri ma che fanno la differenza tra ciò che si era e ciò che si è,tra ciò che si è detto e cio che si e fatto.
Innanzi tutto chiariamo,chi è che va forte alla Speata,sicuramente i leggeri,quelli che scorrono in salita e non si arrampicano a salti o struciano le loro gambe,Angelo Jesus o il cobra o antonio mister X o ancora Franco l'amico magro.Un valido compromesso è rappresentato da coloro,ai quali appartengo,che fanno del collinare la loro filosofia di allenamento.ciccioni di natura ma tenaci e quasi persecutori di se stessi nel gestire allenamenti e gare.Ma anche qui esistono tante variabili ed io e Mauro Van Damme ne siamo la conferma.Per me vale la regola dell'ex quattrocentometrista veloce ed ancora dinamico ma che altrettanto velocemente produce lattato e quindi va in crisi quando i ritmi veloci sono troppo prolungati.Per Mauro l'handycap è rappresentato dalla massa muscolare,forse meno esplosivo e dinamico ma in termini di produzione di lattato se ne parla dopo ore,la regolarità ed il ritmo sono il loro forte.Ognuno di noi dovrà dirigere il proprio allenamento per la Speata ,come per le altre, in funzione di quelli che sono i propri limiti che solo se "ripetutamente"affrontati potranno essere superati.
Diversa è la storia del cobra e del Megapresidente,a dire il vero non c'era storia,considerando il diverso calibro,l'unica possibilità di salvarsi per il nostro Duce era data da qualche discesa,ma non mi risulta che ne avessero inserite durante la notte,o da qualche collinare in più che molto opportunamente il nostro presidente ha furbescamente snobbato.Discorso ancora diverso per quelle persone che avrebbero potuto dare qualcosa in più ma che sprovviste di riferimento hanno dovuto dare alla gara una interpretazione personale, sicuramente difficile vista la quasi impossibile sovrapponibilità con altre di questa scalata.Un esempio per tutti Teresa.Esempio in negativo o in positivo,decidete voi,il podista spesso rassegnato che è colui che ha i mezzi ma non ne vuole proprio sapere di faticare e che partecipa per dire io c'ero,uno su tutti Tapascion One,lui sa ed io pure quanti ne avrebbe potuti purgare eppure è li a mezza classifica,senza acuti forse ma certamente ad aggiungere un bel ricordo.Non dimentichiamolo se quel 5 qgosto del 2007 c'erano 30 persone lo dobbiamo a lui.
Vi è poi tutta quella schiera di persone che dalla Speata cercano lo slancio per ricominciare a correre velocemente o più semplicemente ad allenarsi con intensità e regolarità.la Speata aumenta l'autostima e basta tornare in navetta a ritroso sul traguardo per capire che ciò che si è percorso non è una distanza ma che quei tornanti sospesi nel vuoto misurano il salto che si è compiuto nella considerazione di se stessi.Luigi il bersagliere migliora di 4' minuti insieme a Massimo,mi chiedo,il giorno in cui volessero fare sul serio dove arriverebbero,a quanti come loro potrei dire :e daje e su.
Altra categoria quella dei rientri,Umberto e Stefano pirata,prendete coscienza che la Speata non è cosa da tutti e che la seconda volta che si fa sai già tante cose in più della vita da podista,per voi oltre che al rientro era anche la prima volta.
Franco Scaramella non mi cambia ritmo,tu che sei uno dei miei discepoli predestinati insieme a tutti quelli della categoria piede pesante ,siete condannati a correre con me al Vivaro per i prossimi 10 anni.
Altro discorso per Jackie,meno brillante e dinamica che al solito ma lei d'estate......da lei non ci si poteva aspettare il solito podio ma addirittura considerare deludente una prova nella quale hai dato la mancia di oltre 1' al nostro sovrano mi sembra offensivo per tutti oltre che naturalmente per lui,crimine di lesa maestà.
Ultima riflessione è per il nostro top al compleanno:ma lo sai quanto ti farebbero volare certi allenamenti se fatti con più frequenza?
Rinnovo i miei complimenti a tutti ed in special modo a coloro che come Fulvia hanno saputo cambiare con determinazione e costanza le regole del gioco e che da un bel pò di tempo e per molto altro tempo ancora si rimetteranno in ballo scommettendo su se stessi considerando tutto possibile quando si ha carattere e coraggio.Per voi e per tutti coloro che hanno fatto la Speata il PASSATORE è più vicino.
Arrivederci ad Arce!
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