Di nuovo sul quel treno un anno dopo, di nuovo alla ricerca di un carico emozionale e di una medaglia da riportare a casa però questa volta. Dopo il ritiro a Roma dello scorso anno, avevo portato a termine altre maratone, ma con il pensiero sempre a questa, l'unico mio ritiro in questa, chiamiamola così, insana passione. Di nuovo su quel treno guardando dal finestrino le immagini che scorrono velocemente mentre nel mio cuore le immagini ed i pensieri hanno tutt'altra velocità, vengono scansionate attentamente, analizzate, alla ricerca dell'errore da non commettere questa volta. Parto con un bagaglio degno della migliore settimana di vacanza, per tanti motivi, ma soprattutto perchè dovevo avere tutto a disposizione, non potevo rischiare di avere freddo, di avere caldo, di non avere.... Scendo da quel treno piena di aspettative, di gioia, ma anche di revenziale timore per la mia "eventuale" rinvincita su "quella maratona". Trascorro ore di inebriante felicità con gli amici di "corsa", il cuore pieno di tante cose, ma su tutte il sentimento più forte era sicuramente "l'emozione".... e finalmente arriva il giorno X... Inutile dire che nonostante avessi scelto un albergo a 2 minuti dalla partenza, ero sveglissima sin dalle quattro del mattino... e come sarebbe potuto essere diversamente? Mi preparo con calma ed infine esco con il mio borsone pieno solo dell'essenziale questa volta, mentre ancora l'animo era strapieno di tantissime cose difficili da analizzare, sembravo veramente una bambina e realmente così mi sentivo. Decido di partire con cautela ed attenzione, quindi senza alcun dubbio mi posiziono dietro i palloncini delle 4h15m, non era una maratona facile questa, sia per il percorso, sia per i motivi già ampiamente spiegati. Incontro un amico di Napoli che non vedevo da tempo, involontariamente mi dà una una notizia che mi rattrista enormemente e quindi parto con tante lacrime nel cuore e uno sguardo al cielo, un saluto ad un compagno di tante bellissime avventure. Un gruppo bellissimo quello delle 04h15m, stranamente qualsiasi sia il tempo che decido di provare, ritrovo sempre quello che ormai io definisco il mio pacer personale, Gaetano Covizzi, grande trascinatore e bravissimo nel gestire il gruppo oltre che a rispettare il "passo". I chilometri scorrono e così anche le mie emozioni, man mano che si va avanti oso sperare, ma sempre con i piedi di piombo (le gambe lo stavano già diventando su quei maledetti sanpietrini), si arriva al 35km° e mi dico: "attenta Monica, qui c'è il muro", ma questa volta avevo portato con me il kit del piccolo scalatore, non mi faceva assolutamente paura e poi sentivo di avere ancora margine. 38°km, 39°km... sento la folla e saluto tutti, ma proprio tutti, la gioia mi inebria e la gambe ritornano ad andare benissimo, al 40°km mi faccio una grande risata, sorpasso un gruppetto composto da tre persone, due donne ed un uomo, lui dice alle due ragazze :"su, su, vedete? Lì c'è scritto 40°km.... su, su, è fatta, correte su, ce l'avete fatta!", una delle due ragazze si gira e gli dice :"Raffè, ma te stai nu poco zitt' e ce fai fa'??". Bellissimo! Taglio il traguardo con piccolo sprint finale, cammino per una decina di metri e poi mi volto indietro facendo un adeguato e lungo inchino allo striscione del traguardo, perchè se io in quel momento mi sentivo una principessa per tantissimi motivi, è pur vero che dovevo ringraziare adeguatamente e con dovuto rispetto lei... la regina delle gare, "La Maratona". Cerco con lo sguardo qualche amico da abbracciare, qualcuno con il quale fare casomai qualche capriola, ma stranamente non vedo nessun volto conosciuto ed allora vado a prendere la mia sudata medaglia scambiando qualche scherzosa parola con una delle signore addette a questo piacevolissimo compito. Nella mente ancora le parole dell'ultima canzone dei Nomadi...."Corri per qualcosa, corri per un motivo, che sia la libertà di volare o solo per sentirti vivo.... ".Adesso sono qui che ripongo le palline di uno dei più bei alberi di Natale che io abbia mai fatto, sperando di poter riprendere presto questo scatolone dalla soffitta..
18 commenti:
Vorrei scrivere una piccola nota a questo post... Volevo ringraziare Ezio che mi ha consentito ed ha fortemente voluto che io oggi scrivessi sul suo sito. A me francamente dispiaceva evidenziare la mia felicità ed il mio attuale entusiasmo a casa sua, perchè per quanto la sua sia stata una scelta intelligente e ponderata, sicuramente almeno un pò sarà dispiaciuto per questo ritiro e se invece non lo fosse per niente, non sarebbe Ezio, ma soprattutto non sarebbe un runner che sa cosa significa sacrificio e passione... Grazie Ezio...
Bel post Monica e sono contento che sei rimasta soddisfatta della tua gara... di sicuro ne sarà contento anche Ezio... un rammarico è quello che non hai avuto il coraggio di mangiare con noi il sabato sera...la gara ti sarebbe andata altrettanto bene.
il 'ritiro spirituale' sembra averti dato ragione... ;D ma non saprai mai come sarebbe andata dopo un full di assaggini!
@ Giancarlo grazie, ti rivedo sempre con immenso piacere e ti assicuro che mi avrebbe fatto davvero piacere cenare con voi se non fossi stata veramente stravolta! Tu forse non lo sai, ma a tavola io arrivo sempre prima :)
@ The Yogi... anche a te dico la stessa cosa, ma con un'aggiunta. Tra gli elementi portafortuna sicuramente c'è stata la piacevolissima telefonata con te. Raccontarsi i propri piccoli malanni è decisamente corroborante!! Grazie... non sechrzo se dico che veramente mi ha fatto piacere sentirti.
bel racconto e bella maratona...
complimenti:)))
pensiero davvero carino... :) del resto lo dicevo in giro: 'almeno ci ho parlato....'
... Monica, non sono geloso di Yogi, ma mi aspetto che un giorno mi dimostrerai le tue capacità ...di divoratrice di ...cibi ;D
@ Francesca grazie, sono davvero contenta, era una pietrina che dovevo levarmi dalla scarpa.
@ Giancarlo, la prossima volta sicuramente, chiaramente offri tu..... :)
@ The Yogi ci siamo davvero confidati....
@ Giancarlo, dove posso inviarti le foto fatte con te?
Una pietrina che dovevi levarti dalla scarpa ?!? direi una san pietrina IHIHIHI
Grande Monica, così si fa! Così di dice! Insomma..Così! ;)
Complimenti! Bel racconto che trasuda di passione vera e rispetto per la regina Maratona.. bravissima!
E' stato un grande piacere rivederti ed ancora maggiore sapere che sei rimasta soddisfatta della tua gara stavolta cara Monica...
Arrivederci...
@Er Moro... allora diciamo che mi sono levata tantissimi sanpietrini!!! Ma quanti erano???
@ Marco grazie... anche se mi hai dato il biglietto della metro non valido... grazie lo stesso!!!
@Daniele sono stata molto cauta, qualche minuto in meno in maratona lo avrei anche... ma questa era la più difficile per me.
Brava Monica, ottima gara, la prossima volta al 35° non "aspettarti la crisi" quella esiste solo nella nostra testa, in bocca al lupo per la prossima!
@ Alvin grazie, la prossima spero che sia davvero presto....
Vedi Monica se c'ero io alla fine le capriole le facevo insieme a te !
Bravissima come sempre !
@ Franca lo so..... capriole e balletto!
Posta un commento